Il Cielo del Momento

BENVENUTO GIOVE IN SCORPIONE!


BENVENUTO GIOVE IN SCORPIONE!

Ciao a tutti! Come state? Oggi, dopo oltre un anno trascorso in Bilancia, Giove cambia posizione sulla scacchiera zodiacale e raggiunge il segno dello Scorpione. Ancora ricordo lo scorso anno, mentre scrivevo il libro sul 2017 e questa data (il 10 ottobre) mi sembrava lontanissima, avvolta quasi tra le nebbie del mito, e invece eccoci qua!

Giove come saprete benissimo è il pianeta dell’espansione e della crescita. È come un amplificatore che fa risuonare tutto ciò che tocca. Ed è naturale che i “temi” e gli insegnamenti del segno cui fa visita siano accentuati dalle fasi iniziali del transito. Quando un pianeta così lento e importante si sposta di segno, infatti, è come se cambiassero le luci della scena nel palcoscenico dello Zodiaco. E’ un cambiamento energetico che tutti i segni avvertono.

Alcuni segni hanno maggiore assonanza con il nuovo tono energetico, e diciamo quindi che per loro il nuovo Giove è “armonico”; altri devono invece lavorare di più per accogliere il suo insegnamento, e in base all’astrologia tradizione diciamo che per loro il transito è “disarmonico”. Lasciatemi dire che, per il mio modo di vedere, questi sono proprio i segni per i quali questo nuovo Giove è più prezioso. Per il semplice fatto che a tutti noi piace accompagnarci con persone con le quali andiamo più d’accordo, perché vogliono fare le stesse cose che ci piace fare, non ci contraddicono mai e andiamo esattamente nella loro stessa direzione. Ma è probabilmente chi ci contrasta che ci mostra realmente una direzione nella quale non avremmo guardato altrimenti e, a conti fatti, ci arricchisce. Ecco, per me con i transiti è esattamente così: i transiti “positivi” (sempre secondo la terminologia tradizionale, che però non mi sento di sposare fino in fondo) ti danno una bella accelerata nella direzione in cui stai già marciando, sono come un autostoppista che si ferma, ti carica e ti dà un passaggio. I transiti “negativi” (terminologia che mi vede ancor più in disaccordo) sono come un “posto di blocco” che ti spinge a mostrare i documenti – esprimere cioè un atto di conferma ragionata della direzione in cui stai andando – oppure a guardarti intorno per vedere se magari c’è una strada migliore da imboccare. Sottolineo “ragionata” perché ciò che i transiti più importante tendono a smontare sono proprio le strade percorse per forza di inerzia, perché abbiamo fatto sempre così e non c’è ragione di cambiare. Può anche darsi che confermiamo certe scelte di sempre, ma dopo averle sottoposte ad un piccolo esame interiore e aver compreso che rappresentano ancora “la scelte migliore” per noi.

Non mi stancherò mai di ripetere che – da bravo Acquario – ho avuto Saturno in quadratura dalla Decima casa (quella della carriera e della realizzazione professionale) dall’autunno del 2012 all’autunno del 2015. Ebbene, è un transito considerato “molto difficile” ed effettivamente sono stati anni faticosi, piani di dubbi e piccole/grandi crisi, che hanno portato però a marzo 2013 all’apertura di questa pagina Facebook, a maggio 2013 alla prima proposta per Simon (Glamour), ad una crescita improvvisa che mi è esplosa tra le mani, ai primi contatti con il mio editore e all’uscita del mio primo libro (ottobre 2015). Sono stati anni molto faticosi, dove la cosa più difficile è stata forse proprio coordinare due lavori e due immagini professionali (tipico della Decima casa) ma – riguardandoli a posteriori – sono stati gli anni della mia vita nei quali ho fatto di più per me stesso. Ho guardato in una direzione dove forse non avrei mai guardato, ho “sbloccato” una fase di vita che probabilmente mi sarebbe stata del tutto preclusa.

Come dicevo, alcuni “macro-temi” del transito si avvertono nel cielo dell’intero Zodiaco, salvo il fatto che alcuni segni rispondono meglio a questo nuovo tono energetico mentre altri fanno più “resistenza”. Vediamo un po’ la natura degli insegnamenti di questo nuovo Giove in Scorpione. Il “Giove uscente” in Bilancia ha accentuato temi come l’equilibrio, la giustizia, l’equità, la temperanza, il principio di relazione. La Bilancia è il segno dell’etica, la sua missione zodiacale è distinguere il bene dal male, stabilire esattamente cosa stia dalla parte giusta e cosa da quella sbagliata di una ideale barricata morale. La Bilancia cerca l’accordo, l’ordine (prende a sua volta il testimone dalla Vergine), l’organizzazione. Questo nuovo Giove “entrante” in Scorpione, invece, va più verso le profondità di ciascuno di noi, lì dove hanno origine sogni, desideri, aspirazioni e paure. Lo Scorpione è il segno governato da Plutone, il dio del sottosuolo e delle profondità più remote, a partire dal personale “sottosuolo” di ognuno di noi che è l’inconscio. Cosa pulsa sotto la superficie visibile delle cose? Cosa alberga profondamente dentro di noi? È ancora: la nostra vita di superficie riflette davvero ciò che abbiamo dentro oppure c’è qualche corda che non è stata ancora suonata, qualche talento o lato del nostro carattere che ancora non è stato espresso e messo a frutto? La domanda è retorica perché nessuno di noi è un’orchestra nella quale suonano davvero tutti gli strumenti: c’è sempre qualche elemento che ancora non ha esordito.

E Giove in Scorpione ci spinge proprio a fare un giretto nelle cantine dell’inconscio per vedere se c’è qualche “articolo” utile e prezioso da portare dentro casa, qualche strumento da far debuttare. O, al contrario, per mettere in cantina qualcosa che abbiamo in casa ma che non ci serve più e fare spazio. Questo è altro aspetto fondamentale di questo transito. Lo Scorpione, infatti, è il segno della trasformazione per eccellenza: esprime esattamente la metamorfosi del bruco che diventa farfalla, o del serpente che si rinnova cambiando pelle. Ma perché si compia una vera trasformazione evolutiva, occorre lasciar andare ciò che non serve più. E infatti lo Scorpione è il segno di novembre, del mese in cui cadono le foglie e la natura apparentemente si spoglia. Ma sotto questa quiete apparente, in profondità c’è già la nuova vita che si prepara ad esplodere prepotente sei mesi dopo, quando tornerà la primavera. Questo ciclo di rinnovamento è possibile proprio perché l’albero lascia cadere le foglie ormai secche per fare spazio alle nuove.

Per capire come “funzioniamo” dovremmo guardare più spesso il comportamento della natura. Anche noi siamo vasi che si riempiono costantemente di nuovi stimoli, ma che si devono anche “svuotare” per consentire al nuovo di entrare. A parole è facile, ma poi nella realtà dei fatti siamo tutti più o meno attaccati alle abitudini e ai punti fermi di sempre. Giove in Scorpione ci spinge proprio ad individuare i rami secchi che non hanno più linfa vitale e tagliarli. E, andando ancor più in profondità, ci spinge a guardare con maggiore attenzione chi o cosa siamo diventati, cosa fa ancora al caso nostro e cosa invece è solamente un retaggio di una vecchia immagine. E’ un po’ come spalancare le porte di un armadio, mettersi di fronte ad uno specchio ogni indumento chiedendosi: “mi sta ancora bene?”. E gettar via, o donare a qualcun altro, gli abiti (curioso come la parola “abito” somigli tanto alla parola “abitudine”, vero) che non ci rappresentano più. Tutto questo, come dicevo, attraverso questa “selezione”, (questo sì, questo no) ci spinge a mettere a fuoco ciò che siamo diventati, perché molto spesso lo diamo per scontato.

Probabilmente, i segni per i quali questo nuovo Giove è in aspetto “armonico” hanno già svolto un profondo lavoro interiore, hanno tagliato qualche ramo, hanno preso confidenza con una nuova immagine interiore e sono pronti ad accogliere il nuovo. Mentre i segni con i quali forma un aspetto “disarmonico” stanno aprendo l’armadio proprio adesso, per iniziare a lavorare su se stessi, per mettere in discussione certe vecchie scelte e per rimettersi in gioco. Ma in entrambi i casi si tratta di un transito di grandissimo rinnovamento, che attinge direttamente dalle profondità più autentiche e porta in superficie ciò che al momento di trova ancora nelle “cantine dell’inconscio”. Pensate che Plutone, il pianeta che governa lo Scorpione, è il pianeta più lontano dal sole, il meno illuminato dai raggi dell’identità cosciente. Giove si reca ora in visita proprio in quella zona così remota del sistema, allo scopo di illuminare alcuni aspetti di noi stessi che non abbiamo abbastanza esplorato finora.

Plutone è piccolo ma estremamente potente: è lava che scorre dentro di noi, fuoco che ci alimenta attraverso desideri e pulsioni, uragano che spazza via tutto ciò che è vecchio. E per questo che apre gli occhi e mostra talvolta che nella nostra vita di sempre non stiamo più così a nostro agio, che abbiamo bisogno di dare una svolta alle cose, che abbiamo bisogno di riaccenderci di passione. Che non scendiamo più a patti con noi stessi: se una cosa ci rappresenta, siamo pronti a dare tutti noi stessi per coltivarla. Se una cosa non ci rappresenta più, la estirpiamo come un’erbaccia sorprendendoci anche di averla tollerata finora senza far nulla. È un transito che ci spinge ad andare a fondo alle cose senza accontentarci di ciò che sta nella superficie delle apparenze. Il qualunquismo, le formalità e le cose fatte tanto per appaiono come d’un tratto insipide inutili e fastidiose. Abbiamo bisogno di capire, sperimentare e toccare con mano, perché i misteri della vita non si comprendono leggendo un Manuale di istruzioni ma vivendone le contraddizioni sulla pelle.

Giove in Scorpione è una spinta alla trasformazione, a frantumare le convenzioni, scavare dentro di noi e trasformarci imprescindibilmente in noi stessi. Certi compromessi con gli altri (e ancor più con noi stessi) per conservare ostinatamente uno stato di cose che non ci appartiene più ci potrebbe sembrare, tutto d’un tratto, un esercizio faticoso e soprattutto inutile, perché sotto l’intonaco che va via di una vecchia vita emerge un’immagine personale più genuina e autentica. In un prossimo post, scenderò nel dettaglio degli effetti segno per segno, ma di fronte ad un transito così intenso credo che sia più importante metterne prima a fuoco gli insegnamenti. Tornando all’esempio dell’inizio, è come se nella scenografia dello Zodiaco si fosse acceso un nuovo, potente riflettore che mostra a tutti i segni zodiacali dei dettagli della scena che prima erano meno visibili. Più avanti parleremo di come ciascun segno “reagisce” a questi nuovi dettagli, ma prima è importante comprenderne bene la natura.

Mi sono dilungato di brutto… non mi resta che lasciarvi a questo nuovo, bellissimo Giove in Scorpione!
Con amore,
xxx
S*


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