PESCI: Giugno 2016

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Giugno 2016 – Pesci

Giugno è ancora un mese di fatica e di grande impegno. Il cielo dei Pesci in questa prima metà dell’anno è stato pieno di prove, ma fortunatamente da settembre il cielo cambia, Giove lascia l’opposizione e si stempera questa sensazione di essere sempre sotto esame, di dover dipendere dagli altri per realizzare le proprie idee o per far prendere vita ai propri progetti.

Giugno è un giro di boa importante: il tuo viaggio intorno all’anno iniziato tre mesi fa, all’epoca del tuo compleanno, raggiunge qui la prima quadratura, un vero e proprio “decollo”. Qualunque siano i progetti di vita, i desideri di cambiamento e le iniziative personali o professionali che più o meno inconsciamente hai formulato al compleanno adesso devono decollare. Il decollo è una fase che prevede di superare la gravità che è una forza contraria. Per contrastarla ci vuole determinazione e spinta. Se un’iniziativa non è sufficientemente solida, non è sufficientemente sostenuta, si rischia in questa fase di abbandonarla perché non ha sufficiente spinta per salire. Ma anche se l’iniziativa è spinta esclusivamente da rabbia e frustrazione, dalla voglia di cambiare le cose senza davvero avere le idee chiare, c’è il rischio di andare in stallo, di prendere quota in maniera disarmonica rischiando di precipitare.

Questa è proprio la fase dell’anno che richiede quel giusto equilibrio tra spinta, determinazione e controllo. E l’unico modo per salire è quello di avere le idee chiare su ciò che realmente si vuole portare avanti e di ciò che invece è solo un diversivo, una distrazione, ma non è realmente una linea di cambiamento. Giugno ti chiede quindi la presenza di spirito, la costanza e la centratura di portare avanti i progetti in cui credi nonostante qualche ritardo o rallentamento, o nonostante qualcuno si possa mettere di traverso. Ma ricorda il discorso dell’aereo: il tuo interesse principale è farlo decollare. Se di fronte ad una contrarierà, ad un capo capoccione che non te la da vinta, tu molli tutto, l’aereo è restato a terra. Se te ne vai sbattendo la porta e mandando al diavolo il capo capoccione, l’aereo si schianta.

Da settembre, quando il Sole andrà in Vergine e questo giro intorno all’anno arriverà a metà, si cominceranno a vedere i frutti della fatica fatta a giugno; Giove non sarà più in opposizione quindi il cielo sarà molto meno pesante, meno carico di sfide e di prove. La fase più difficile di questo percorso con Saturno sarà stata superata. Questi tre mesi sono un po’ come l’ultimo trimestre a scuola, un po’ come l’ultimo miglio in una marcia. Dopo sarà tutto molto più semplice per un lungo periodo, si potrà godere anche un po’ dei frutti che si è seminati. Ora però è fondamentale in questi tre mesi essere molto inquadrati, muoversi secondo un binario il più logico possibile, non disperdere energie, non muoversi al negativo, non andare solo a puntare il dito su quello che non va ma cercare di formulare più possibile un desiderio progettuale tradotto in una linea di concreta di cambiamenti.

I Pesci hanno forse il cielo più faticoso, ma anche quello che contiene la promessa più grande di successi, il salto di qualità più bello e importante. Quando si esce da questi cieli così faticosi e li si guarda a posteriori, ci si rende conto che è proprio sotto quelle difficoltà che sono nate le più grosse soddisfazioni, che sono state raggiunte le più grosse maturazioni.

Te lo dico per esperienza personale oltre che astrologica. Dalla fine del 2012 alla fine del 2015 ho avuto Saturno in quadratura, proprio come hai tu ora. E’ allora che è nata questa pagina, che è nato Simon, litigandosi il tempo e lo spazio con un altro mio lavoro (Saturno in quadratura, confronto con le responsabilità). Non solo: dal 2014 al 2015 a Saturno in quadratura si è aggiunto Giove in opposizione, proprio come hai tu ora e come avrai fino a settembre. E’ stato il periodo in cui ho scritto il mio primo libro, risentendo naturalmente del peso di dover rispettare certe scadenze imposte da un contratto (Giove in opposizione: il confronto con gli altri e con gli accordi che regolano il nostro rapporto con loro). Per farla breve, sono stati i tre anni più pesanti ma anche più generosi della mia vita. Se tu me l’avessi chiesto nel mezzo di quel ciclone (diciamo a metà 2014) non ti avrei detto queste stesse cose, perché è difficile valutare il panorama mentre impazza la tempesta. Ma tra qualche anno, quando potrai guardarlo in retrospettiva dopo essere atterrato in un presente più sereno, rivaluterai molte delle fatiche di questo periodo.

Anche l’amore ha un po’ gli stessi connotati. Anche qui si tratta di capire se per le nuove relazioni c’è possibilità di andare avanti e quindi far decollare una storia superando la gravità di cui parlavo prima, oppure se una storia è destinata a rimanere a terra e in qualche modo si debbano prendere strade separate. E il banco di prova nella maggior parte dei casi è la casa. C’è il cominciare a discutere per esempio di una prima convivenza sotto lo stesso tetto che può far paura; oppure per delle coppie più mature l’idea di mettere in cantiere nuovi progetti che riguardano la casa, come comprare una prima casa insieme; tutte queste cose che in qualche modo sono delle conquiste se una coppia è forte, mentre in una coppia fragile sono test e banchi di prova che consentono di capire che magari non si vogliono più le stesse cose. Anche qui idee chiare, onestà con se stessi e con l’altro perché ciò che vale la pena lo facciamo decollare, il resto è destinato ad essere da qui in poi accantonato .

VOTO 6 ½, ma a luglio si guadagna terreno. Forza!



 
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