Il Cielo del Momento

PESCI

BENVENUTO SOLE IN PESCI!


Ciao a tutti! Come state? All’alba di lunedì 19 febbraio il Sole ha lasciato l’Acquario entrando nel segno dei Pesci, ultima “tappa” del suo percorso attraverso lo Zodiaco. E naturalmente non poteva mancare un approfondimento a questo segno talvolta difficile da comprendere fino in fondo, e ai suoi insegnamenti, che saranno al centro del nostro cielo per le prossime quattro settimane. C’è chi dice che i Pesci hanno la lacrima facile, che mancano di senso pratico (che poi non è neanche vero fino in fondo) o che vivono in un mondo tutto loro… insomma, i luoghi comuni si sprecano. Ma, sotto questi aspetti più superficiali, qual è la vera essenza dell’Archetipo dei Pesci?

Si tratta dell’ultimo segno, che in qualche modo porta su sé tutte le esperienze e gli insegnamenti dei suoi “predecessori”. In quanto “ultimo”, è il più lontano dall’origine dello Zodiaco (iniziato dall’Ariete undici mesi prima) e forse per questo il meno “terreno”. Ecco perché per certi versi si tratta forse dell’archetipo più difficile da decifrare, perché rappresenta la nostra componente più spirituale, la nostra personale vocazione alla trascendenza. Sono gli “occhi” attraverso i quali riusciamo a scorgere le tracce del “divino” presenti nel piano materiale di realtà nel quale ci muoviamo. Ognuno di noi ha questo tassello nel proprio personale puzzle astrologico, anche se forse i Pesci lo vivono in maniera più forte e dirompente, con meno filtri, e questa è forse la ragione per cui nella vita di tutti i giorni si sentono a volte come pesci fuor d’acqua.

I Pesci, dicevamo, occupano l’ultimo posto nello Zodiaco (il più elevato per certi versi), e chiudono un ciclo. L’uomo ha percorso tutte le fasi dell’esperienza ed è pronto a tornare (in termini simbolici) alla sua dimensione più spirituale (“alla Casa del Padre”). Ha appreso tutte le sfumature dell’individualità. E’ partito dalla scintilla d’energia prorompente (Ariete) per approdare alla capacità di concretizzazione del Toro, alla curiosità dei Gemelli verso il mondo circostante, alla ricerca di un rifugio per sé e per la propria “cucciolata” (Cancro). Passando attraverso l’espressione della Creatività (Leone) è giunto al dominio della Logica (Vergine); dall’armonia delle relazioni (Bilancia) alla profondità della condivisione (Scorpione); dal desiderio di scoprire l’ignoto (Sagittario) all’esigenza di lasciare un segno del proprio passaggio terreno (Capricorno).

Ha compreso a livello logico e mentale di far parte di una collettività più larga (Acquario) con la quale è pronto a fondersi anche emotivamente rinunciando all’egoismo e rinascendo ad un livello esistenziale più alto (Pesci). Quando si parla dei “pani e dei pesci” si intende con tutta probabilità il “corpo e l’anima”. Il corpo è differenziazione perché è tempio terreno dell’anima: ognuno ha il proprio. L’anima invece è unificazione perché risuona all’unisono con l’Anima del mondo. E forse proprio per questo la componente Pesci è quella dove alberga la consapevolezza di essere “parte di un tutto”, quella com-passione che significa, in qualche modo, sentire sulla tua pelle anche ciò che accade agli altri.

I Pesci, infatti, hanno un’epidermide sottile e fragile che non sopporta di essere “toccata“. Se avete mai visto i pesci nuotare in branco, la loro sincronia è perfetta, sembrano eseguire una coreografia o una sinfonia di movimenti rispondendo alle indicazioni di un invisibile direttore d’orchestra. Alle volte sembra di assistere al movimento delicato ed elegante di un unico organismo pur trattandosi di un branco di centinaia di pesci. Abitano un elemento (l’acqua) nel quale nessuno degli altri segni riuscirebbe a sopravvivere. È il loro ambiente, al di fuori del quale morirebbero in pochi minuti. Tutte queste analogie racchiudono la vera essenza dell’Archetipo dei Pesci. Il loro habitat è quello delle acque aperte dell’oceano, vale a dire di un’emotività in stretto contatto con le alte sfere.

Il loro rapporto con il divino è in un certo senso privilegiato, e riescono a comprendere cose che lascerebbero sgomento un individuo più terreno. La loro “corazza” è sottile e fragile: la loro ricettività è altissima. Sono empatici, entrano in una comunione profonda con le emozioni di chi li circonda: è molto frequente che un Pesci colga perfettamente lo stato emotivo di chi ha davanti e ci entri in empatia. In questo senso alle volte sono vulnerabili, poco “schermati”. Hanno intuito e sesto senso: è molto frequente che la loro prima impressione sulle persone si riveli esatta, soprattutto rispetto alla loro armonia interiore. Un Pesci riesce immediatamente a capire chi può nuocergli.

Ma oltre ad essere l’ultimo segno dello Zodiaco, i Pesci sono contemporaneamente il segno che precede il primo. E’ quella zona di crepuscolo che prelude ad un nuovo inizio, quell’immenso oceano quantico di possibilità dove tutto è potenza in attesa di divenire atto. I Pesci sono il “prima” e il “dopo” del piano materiale, il divino che alberga dentro l’uomo, sono quel sentiero d’acqua che a volte smarriamo e che a volte troviamo agitato da tempesta pericolose. Immaginando lo Zodiaco come un film, dove ogni segno rappresenta un punto saliente della trama, i Pesci mi fanno pensare al buio in sala che segue la proiezione. Uno spazio abitato dalle emozioni che la storia ha suscitato dentro di noi, e allo stesso tempo uno schermo dove tutto può essere scritto e dove una nuova storia attende di esser raccontata.

L’Archetipo del Pesci, quindi, è quel tassello presente in ognuno di noi che ci consente di elevarci e di vedere il tessuto “divino” che costituisce trama e ordito della realtà. Tutti noi abbiamo infatti almeno un elemento del nostro tema natale in questo segno, che si tratti di un pianeta, di un angolo o della cuspide di una “casa”. Ognuno di noi Nettuno e la Dodicesima casa nel proprio tema natale che svolgono la funzione “Pesci”. E ognuno di noi ha questa componente spirituale “attraversata” da un raggio divino. Ma è anche la forma più elevata di immaginazione e di visionarietà. Nettuno (il governatore dei Pesci) rappresenta proprio le ispirazioni più alte e la capacità di “creare mondi” con la fantasia: ne sono ricchi i temi di nascita di pittori, registi e grandi fotografi. E, sopratutto, ne sono ricchissimi i bambini, capaci di rileggere la realtà in chiave simbolica, e di trasformare il famoso “cappello” del Piccolo Principe in qualcosa di più.

Questo post è dedicato principalmente a tutti gli amici e le amiche di questa pagina nati sotto l’influenza di questo straordinario segno. Ma è dedicato ad ognuno di noi, con l’augurio di non perdere mai di vista un’immagine più simbolica e spirituale della realtà. Perché, con tutta probabilità, c’è la realtà è molto più ricca ed elevata di quanto possiamo percepire dalla nostra prospettiva ancorata alla materia. “Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia”, per dirla con Shakespeare. E se è vero che non possiamo comprenderle tutte a questo stadio della nostra evoluzione spirituale, è anche vero che smettere di guardare verso l’alto, smettere di interrogarsi, stupirsi, meravigliarsi per questo straordinario “mistero” che ci avvolge significherebbe rinunciare a vivere. E ogni volta che guardiamo verso l’alto con stupore, immaginazione e poesia, oppure ogni volta anche cerchiamo elementi di questo “mistero divino”, è sempre l’Archetipo dei Pesci che ci guida.

Un Archetipo che nelle prossime quattro settimane sarà più forte e presente che mai. Se ci pensate, almeno nella ritmica delle stagioni e dello Zodiaco, stiamo chiudendo un ciclo. Dal 21 marzo, infatti, il Sole tornerà in Ariete, darà inizio alla Primavera e ad un nuovo giro dello Zodiaco. In attesa di quel nuovo inizio, questo periodo somiglia proprio allo schermo di cui parlavo prima, al buio prima di una nuova alba. Un tempo sospeso, fatto di intuizioni, riflessioni e bilanci. E’ importante prestare grande attenzione alla ispirazioni che ci arrivano tra fine febbraio e la prima metà di marzo, perché spesso rappresentano il primo embrione dell’anno che sta per iniziare. Ci aiutano a formulare desideri, aspirazioni, propositi, e ad impostare la rotta del viaggio che ci accingiamo ad intraprendere.

E allo stesso tempo ci aiutano a staccarci un po’ dalla materialità di tutti i giorni, e cercare di abbracciare una dimensione più alta e spirituale della nostra esistenza. Ogni anno “facciamo lo stesso giro”, ma abbiamo la possibilità di trasformare il cerchio in spirale grazie ad una virgola di evoluzione che – di anno in anno – ci permette di allargare il diametro. Molto spesso è l’archetipo dei Pesci presente in ognuno di noi (e particolarmente attivo in queste settimane) a fare quel “saltello”.

Buon mese dei Pesci a tutti, con l’augurio di fare tesoro di tutte le ispirazioni e le illuminazioni emotive che può regalarci!
Con amore,
xxx
S*

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