Il Cielo del Momento

URANO IN ARIETE


URANO IN ARIETE
Ciao a tutti! Come dicevo nel precedente post, da oggi Urano è tornato in Ariete dopo aver trascorso sei mesi in Toro. Resterà in questa posizione fino al prossimo 7 marzo, dopodiché tornerà stabilmente in Toro. Cominciamo dal dire che questo transito in Ariete rappresenta un “ritorno”, perché è la stessa posizione nella quale Urano si è già trovato dal 2011 allo scorso mese di maggio. La vera “novità”, invece, sono stati gli ultimi sei mesi con Urano in Toro, transito che riprenderà il prossimo marzo 2019.

Su Urano in Ariete possiamo dire innanzitutto che è un transito che parla di ribellione e di voglia di indipendenza. L’Ariete è il primo segno, è l’esplosione di vita che dà origine alla primavera. E’ l’emblema dell’iniziativa e dell’intraprendenza. Urano in Ariete significa desiderio di decidere per sé. Di stabilire cosa fare e cosa no, dove andare secondo una rotta auto-determinata, togliendosi i paraocchi di paure e condizionamenti che provengono dagli altri. E’ un transito che spinge ad azzardare, ad individuare i confini e trovare lo slancio per oltrepassarli. E per tutto lo Zodiaco,   in due parole, rappresenta proprio questo: la spinta giusta. La spinta giusta per lanciare una novità, attuare un cambiamento, tentare un’impresa. Per prendere un’iniziativa, dire un “no” che costa fatica. Con un’iniezione di coraggio, iniziativa ed intraprendenza. Non voglio dire di “incoscienza”, ma indubbiamente se la Primavera stesse lì a rimuginare, chiedendosi se è il momento o meno per iniziare, l’inverno durerebbe tutto l’anno. E questo significa che se ci concentriamo unicamente sui pericoli e sulle possibili conseguenze negative di un cambiamento, certamente richiamo poco, ma altrettanto certamente nulla cambierà mai. 

Questo ritorno in Ariete in retromarcia lo possiamo considerare quindi un po’ come il “gran finale” di una lunga partitura che parla di indipendenza e che già da qualche anno suona nell’intero Zodiaco. Ma quelli che ne hanno risentito di più sono sicuramente i segni cardinali (Ariete, Cancro, Bilancia e Capricorno) ai quali vorrei dedicare qualche parola in più. Perché è come se negli scorsi anni (a partire dal 2011), Urano li avesse costantemente stimolati a trovare una propria strada di indipendenza, ad emanciparsi da una serie di situazioni vissute come “costrizioni” per incamminarsi verso una strada di maggiore autonomia. Indipendenza lavorativa, economica, decisionale e, ancor prima, personale e psicologica. E naturalmente non sempre la propria indipendenza si costruisce “chiudendo” ciò che avvertiamo come “costrittivo”. Anzi, nella maggior parte dei casi, la sfida più grande è proprio aggiustarla, dando voce ai propri desideri e al proprio malcontento, chiedendo le giuste “revisioni” in un rapporto affettivo o lavorativo. Questo vento di emancipazione ha soffiato forte nelle vele dei segni cardinali, ma si è andato a scontrare molte volte con un altro “titano” nel loro cielo: Plutone, pianeta della paura. E ne è uscito fuori un tiro alla fune interiore: voglia di imboccare la propria strada ma anche paura di allontanarsi troppo da casa, di perdere alcune sicurezze, di alzare troppo la voce.

Negli scorsi sei mesi i segni Cardinali (ripeto: Ariete, Cancro, Bilancia e Capricorno) di strada ne hanno fatta tanta in questo senso. Hanno preso coscienza di sé, dei propri “superpoteri” e delle proprie fragilità, hanno spesso accettato di ridimensionare la propria posizione pur di non dover sottostare a compromessi o dipendenze ormai inaccettabili. Simbolicamente parlando (ma non solo) è come se avessero detto: preferisco andare a vivere in dieci metri quadri ma sentirmi pienamente padrone di casa nella mia vita. Questo ritorno di Urano in Ariete potrebbe da un lato riaccendere (o far salire di giri) questo motore di indipendenza e puntare dritto a nuovi traguardi personali. Ma dall’altro potrebbe riaccendere qualche vecchia paura perché in fondo l’indipendenza può avere come contropartita anche un certo senso di solitudine. Ecco perché questi segni potrebbero vivere dei dilemmi che portano, inequivocabilmente, di fronte ad un bivio. Restare o andar via? Tenere un lavoro monotono per motivi di sicurezza economica o tentare un azzardo? Dare ancora una chance ad una relazione in difficoltà o mettere un punto e ripartire daccapo? Le risposte sono tante, ma in fondo è una cosa. Ogni qual volta c’è qualcosa di prezioso da salvare, riaggiustare, rilanciare, la risposta è resto. Ogni volta che a parlare è la paura di non sapere cosa ci aspetta su una nuova strada, la risposta è vado. 

Ma a differenza dagli scorsi anni, non sono dilemmi che creano “struggimento” perché ormai i segni Cardinali hanno costruito una maggiore consapevolezza delle loro potenzialità, e sanno distinguere meglio i contorni dei loro desideri. Non è più tempo per i “ni” indistinti, adesso le cose o sono un “Sì” pieno, oppure sono un “No” deciso. O è bianco, o è nero. E proprio per questo motivo, nei prossimi 4 mesi metteranno in atto tutti quei passi di indipendenza che hanno maturato, “ruminato” e metabolizzato interiormente negli scorsi 7 anni. Tanto c’è voluto per mettere a fuoco una strada fatta di “questo sì-questo  no”. Adesso non resta che percorrerla. Come? Chiedendo ciò che va chiesto, lasciando ciò che va lasciato. Tenendo il punto ed imponendosi nelle battaglie che vale la pena di combattere. 

Ecco perché per tutto lo Zodiaco (e per i segni Cardinali prima di tutti gli altri) i prossimi quattro mesi saranno importantissimi per dare fuoco alle polveri ed imboccare una strada di maggiore indipendenza. Proprio come il Prometeo mitologico, Urano arriva ad accendere il motore del cambiamento. E’ come se dicesse: “smetti di pensarci, di rimuginarti, di farti domande! Se puoi sognarlo, puoi farlo!” (Walt Disney).

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