Il Cielo del Momento

LA SCENOGRAFIA DEL 2016


LA SCENOGRAFIA DEL 2016

Lungo il proprio giro dell’anno, il Sole incrocia il percorso degli altri pianeti, alcuni dei quali sono talmente lenti da potersi considerare fermi, quasi una scenografia fissa che dipinge il trend del periodo, dove i tre elementi più importanti sono Plutone nel Capricorno (dal 2008), Urano in Ariete (dal 2011) e Nettuno in Pesci (dal 2012).

Plutone è il più piccolo e lontano dei pianeti del sistema solare, ma la sua influenza astrologica è potentissima. Rappresenta l’energia primordiale che risiede nel sottosuolo dell’inconscio e negli istinti, primo tra tutto l’istinto di sopravvivenza che ci tiene in vita. Rappresenta anche il potere, motore immobile di ogni società, e dal 2008 transita in Capricorno, il segno del governo e delle istituzioni. Plutone in Capricorno è profonda verifica del sistema di governo; scandaglia gli abissi del potere politico e fa prendere aria agli scheletri che riposavano fuori dalla pubblica attenzione. Non a caso dal 2008 il termine “crisi” è tornato a far parte del nostro “lessico”: crisi dell’economia, della borsa, dei governi, scandali, e così via.

Dal 2011 Urano entra in Ariete e accende un forte desiderio di rivoluzione e di liberazione da schemi vecchi e castranti. Ricorda l’impeto del giovane D’Artagnan, impulsivo coraggioso, nella sua spavalderia c’è il germe impaziente di un futuro più libero e democratico.

I due pianeti si scontrano dal 2011, con un duello che sfida i tradizionali modelli di distribuzione del potere: chi ne è escluso avanza coraggiosamente; chi lo detiene difende le proprie (ormai vecchie) posizioni. Ogni volta che i due entrano in conflitto, una “rivoluzione” riporta in equilibrio la distribuzione del potere politico ed economico. Non sorprende che questa stessa quadratura tra Plutone e Urano si sia formata già nel 1925/30 – gli anni della prima grande crisi economica, della nascita del Jazz e delle avanguardie della cultura “nera”. E che i due pianeti si siano nuovamente “affrontati” in opposizione negli anni 1965/70 (il “Sessantotto”) quando la pillola anticoncezionale infiammò un nuovo scontro negli schemi classici di distribuzione del potere, con la liberazione della donna da una soggezione tollerata per decenni e d’improvviso non più accettata.

E anche nei nostri anni, specialmente dal 2011, viviamo lo stesso cielo di scontro di forze sociali. Le “periferie” del sistema, storicamente escluse dal potere, guadagnano terreno verso il “centro”; e chi è sempre stato al centro si “oppone”. Oggi possono essere gli omosessuali ad “interpretare” questo percorso di riavvicinamento al centro, riproponendo lo stesso cammino di liberazione che fu dei neri afroamericani negli anni ’20 e delle donne alla fine degli anni ’60, tant’è che dal 2008 si è tornato a parlare di “diritti omosessuali”, di matrimoni e di adozioni gay molto più intensamente che nei 40 anni precedenti, dai tempi dei tumulti di Stonewall che – guarda caso – sono proprio del ’69, e sono quindi nati sotto l’opposizione tra Plutone e Urano.

Insomma, ogni volta che Plutone e Urano entrano in conflitto assistiamo ad una rivoluzione nella distribuzione del potere politico ed economico: da un lato Plutone in Capricorno ricorda il vecchio Scrooge di Canto di Natale di Dickens, appollaiato sulle proprie ricchezze e divorato dal terrore di perdere anche una sola monetina. E dall’altro lato Urano in Ariete ricorda l’impeto del giovane D’Artagnan di Dumas, desideroso di rompere gli schemi tradizionali e di “affacciarsi a Corte”.

Una curiosità: negli anni Venti sono i neri di Harlem a rivendicare i propri diritti. Negli anni Sessanta sono le donne. E nel 2008, sotto lo stesso allineamento, abbiamo un altro evento dal sapore rivoluzionario: Barack Obama (un uomo di colore) e Hillary Clinton (una donna) si contendono la Casa Bianca alle elezione primarie del partito democratico. Trovo sbalorditivo il potere simbolico di un evento del genere, dove i grandi “esclusi” del Novecento si trovano l’uno di fronte all’altro.

Il terzo pianeta della scenografia è Nettuno, pianeta dell’ispirazione più elevata, signore dell’Ottocento romantico e del sacrificio delle grandi conquiste. Dal 2012 percorre il segno dei Pesci, dove esprime al meglio il potere spirituale della compassione. E’ il responsabile di un prepotente risveglio di spiritualità, in alcuni casi realmente “ispirata”, in altri ai confini del fanatismo. Dalle ansie millenaristiche del 21/12/2012 a un revival di New Age nelle forme più variopinte, alcune degne di nota e rispetto, altre probabilmente più sconquassate e strampalate, all’auto-revisionismo della Chiesa Cattolica in una direzione più democratica e compassionevole, nell’uomo che respira Nettuno nei Pesci si risvegliano una spiritualità e un potente senso di religiosità interiore.

Questi tre “giganti” colorano un cielo di scontro di forze sociali, di sfida a modelli e strutture politiche ed economiche ormai usurate, dove emerge sempre di più il potere della spiritualità, in un continuo tiro alla fune tra individualismo e senso di appartenenza a una comune famiglia “allargata”, composta da tutti gli abitanti di questo pianeta.

In questo scenario si inseriscono i transiti di Giove e Saturno, più lenti dei pianeti “personali” (Sole, Mercurio, etc.) ma più veloci di questi “colossi” generazionali. Giove che nel 2016 transita in Vergine fino a ottobre, e poi si sposta in Bilancia; Saturno che per tutto l’anno e per buona parte del successivo transita in Sagittario.

Saturno in Sagittario ci ricorda che curiosità e desiderio di novità dovranno essere necessariamente sostenute anche da concretezza e senso di realtà. E Giove in Vergine “conferma” che nel 2016 la crescita e l’espansione personale passano attraverso un’azione ordinata, ragionata, attenta. In questo senso, il nuovo anno può consentire o addirittura incoraggiare salti di qualità importanti, a condizione che le nostre iniziative di vita siano governate da impegno, consapevolezza e senso critico. Ordine e metodo sono premiati molto più del gioco d’azzardo e di salti nel vuoto improvvisati, specialmente quando è l’insofferenza a muovere le nostre iniziative.

Il triennio 2015-2017 è una “soglia” di transizione che accompagna buona parte dello Zodiaco verso scenari nuovi. Una transizione che, come ogni gravidanza che sviluppa qualcosa di nuovo, deve avvenire nel rispetto di alcuni tempi e di alcune fasi. Il nuovo anno ci porta nel vivo di un cambiamento importante iniziato già dal 2015. Ciascuno di noi, chi più chi meno, si avvicina di più alle corde più vere e profonde della propria identità. Un avvicinamento fatto d’illuminazione, d’idee, di occasioni, ma soprattutto di verità.

Verità significa che chi è scivolato in una vita che non rappresenta fino in fondo potrebbe iniziare ad avvertire il desiderio di voltare pagina; che alcuni aspetti del nostro personale talento iniziano a diventare più centrali nella nostra vita e a reclamare l’attenzione che gli spetta.

Anno quindi di rivoluzioni personali, oltre che sociali, e di potente ispirazione a seguire le proprie reali inclinazioni. Anno di trasformazione di ciò che ci circonda in qualcosa che realmente rifletta la nostra immagine interiore. Anno di avvicinamento a noi stessi. In una parola, anno di risvegli.

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