ARIETE: L’OTTAVA TAPPA

ARIETE: L’OTTAVA TAPPA

L’Ottava Tappa è quella che attraversiamo 7 mesi dopo il compleanno. Ci lasciamo alle spalle quel periodo delicato che io “anti-compleanno“, e ne usciamo di solito con una maggiore consapevolezza su quali siano le “cose” (progetti, interessi, relazioni) che stanno andando nella direzione desiderata, e quali invece richiedano un intervento correttivo. Forti di questa consapevolezza, nel corso dell’Ottava tappa ci rimbocchiamo le maniche e cominciamo a prendere quei “provvedimenti” necessari a correggere la rotta.

Ecco perché è considerata la fase delle grandi trasformazioni. Un periodo nel corso del quale siamo portati a tagliare i rami secchi, ad accantonare progetti o rapporti che non ci rispecchiano più. Perché rappresentano quella vecchia pelle che resta indietro, lungo la via, mentre noi proseguiamo il cammino. Una pelle che alle volte è difficile da lasciar cadere. Ma allo stesso tempo è necessario affinché una nuova pelle (che ci somiglia di più) possa vedere la luce.

Spesso, questo desiderio di “rigenerazione” si avverte anche nelle piccole cose materiali della vita, che in un sistema “ben connesso” riflettono inevitabilmente quello che succede alle più alte sfere della spiritualità. Per questo, in questo periodo siamo spinti a fare grandi pulizie, a gettar via ciò che non ci serve più e che ingombra inutilmente i nostri spazi vitali. Sentiamo il bisogno di ricreare uno spazio bianco, pulito ed essenziale, dove le energie possano circolare liberamente. Sentiamo il desiderio di riordinare corpo e anima, di eliminare dispersioni e chiudere la porta in faccia ai “vampiri energetici”.

E’ la tappa che esprime gli insegnamenti tipici dello Scorpione. E per comprenderlo fino in fondo dobbiamo pensare a come si comporta la natura in questo periodo: cadono le foglie, tutto sembra fermo, sospeso in un panorama che a volte ha un sapore desolato. Ma tutto questo è indispensabile affinché qualche mese dopo – in primavera – la natura possa vestirsi di nuova vita. E quella “muta” (fatta di simbolici cicli di “morte e rinascita”) che la vita deve attraversare per potersi rinnovare.

E per questo, l’Ottava casa può essere a volte un periodo costellato da situazioni che si chiudono, e alle volte questo non è facile da comprendere e accettare. L’importante però è tenere a mente che questa “caduta delle foglie” serve proprio a fare spazio al nuovo. Ad un’ondata di novità che si prepara affaccerà nella nostra vita già nella tappa successiva, a partire dal 22 novembre, quando il Sole entrerà Sagittario. Quello sarà un momento di espansione e movimento che porterà una serie di nuove opportunità.

Ancora, l’insegnamento dell’Ottava casa è guardare oltre la superficie delle cose, perché in molti casi la verità sta più in profondità. Perché in molti casi le apparenze ingannano e le cose non sono esattamente ciò che sembrano. Ed ecco perché in questo periodo siamo più inclini a “scavare” per comprendere meglio certe situazioni che ancora non abbiamo inquadrato bene. In certi casi, abbiamo un “sesto senso” più accentuato: siamo meno disposti a “dare per buone” certe cose che non ci quadrano fino in fondo. E spesso, proprio per questo, arriviamo al cuore di “verità” che cerchiamo da tempo. Per questo, le prossime settimane potrebbero spingerti a mettere temporaneamente da parte la natura aperta e ottimista del tuo segno e a guardarti maggiormente le spalle.

L’Ottava casa infine esprime anche il concetto della “condivisione di risorse”. Per questo non è insolito che in questa tappa possiamo affrontare questioni come divisioni di quote o proventi in una società, separazioni di beni condivisi, richieste di prestiti, mutui o finanziamenti.

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