Il Cielo del Momento

L’OROSCOPO DELLE PRINCIPESSE 2023: BELLE (ARIETE)
Per l’Ariete ho scelto BELLE, l’indimenticabile protagonista de “La Bella e la Bestia”, una delle più intrepide eroine delle favole Disney. Perché Belle, proprio come l’Ariete, esprime coraggio ed intraprendenza. Non ha paura di andare là dove nessun altro andrebbe, dritta dritta nel castello per liberare il padre Maurice che vi è imprigionato. Una volta prigioniera, Belle è l’unica ad avere il coraggio di guardare la Bestia negli occhi e sfidarla senza abbassare lo sguardo. E per certi versi la “sfida” rappresenta una parola-chiave dell’identità astrologica dell’Ariete, un segno che prende la vita di petto, che la vive come un “match” dove misurarsi con il mondo e, prima ancora, con se stesso. Non a caso, Belle è l’unica nel suo villaggio a sentire una spinta ad andare oltre, ad allargare i suoi confini personali per spingersi dove nessuno è mai arrivato.
Così come è l’unica in grado di guardare oltre l’apparente brutalità della Bestia per intravedere l’umanità del suo dolore, e ad avere il coraggio e la spavalderia necessari a avvicinarglisi. A coglierne la reale natura (dolce e sofferente) e ad amarlo oltre le apparenze. E così facendo, spezza l’incantesimo che ne rendeva mostruose le sembianze. E qui c’è proprio la spinta vitale dell’Ariete, quel misto d’intraprendenza e spavalderia che lo porta a buttarsi nelle cose, senza star troppo a rimuginarci su, senza lasciarsi frenare da paure e pregiudizi. Stiamo parlando del primo segno dello Zodiaco, del condottiero che rompe la stasi dell’inverno per lanciare una nuova Primavera. Pensate se quel primo “germoglio” primaverile dovesse preoccuparsi delle conseguenze della propria rinascita.
Se dovesse star lì a chiedersi se è il momento giusto per ripartire, o cosa ne penserà la gente… la Primavera non ricomincerebbe mai: arriveremmo alle porte dell’estate con i campi ancora coperti di neve e gli alberi ancora spogli. Si tratta chiaramente di un paradosso, ma qualunque (ri)nascita richiede un’esplosione di energia coraggiosa e positivamente “noncurante” delle conseguenze del proprio agire. Come il primo vagito di un bambino, così vitale e potente. Se il neonato fosse condizionato dalla pre-cognizione di tutte le difficoltà che fanno parte della vita, forse non ci penserebbe proprio a lasciare il grembo materno, così caldo e accogliente. Invece no: per nascere, rinascere e cambiare occorre quella scintilla iniziale. In ogni processo vitale c’è bisogno di qualcuno che abbia lo sprint necessario a partire e, soprattutto, a dare il via anche agli altri.
E nel ciclo dello Zodiaco, questo compito spetta all’Ariete, proprio come al motorino d’avviamento di un’automobile. Ecco perché l’inizio della primavera, l’inizio della vita così come qualsiasi altro “inizio” sono proprio associati al Fuoco dell’Ariete (“il Fuoco che accende“). E se ci pensate, Belle non è solo coraggiosa ed intraprendente ma – proprio come l’Ariete – rompe l’incantesimo che tiene bloccato in un costante inverno il castello e i suoi abitanti. A partire dalla Bestia, costretta in un aspetto che non gli appartiene nel profondo. Belle segna l’inizio di una trasformazione, ed è grazie al suo atto di coraggio che il Castello si riapre alla primavera di una nuova vita.
E’ questo il ruolo zodiacale dell’Ariete, ed è importante tenere sempre a mente che dentro ognuno di noi c’è un frammento-Ariete. Non solo nelle persone nate sotto il segno dell’Ariete, o che in Ariete hanno l’Ascendente. Tutti noi abbiamo una corda-Ariete, ed è quella che vibra ogni volta che ci lanciamo in una nuova iniziativa. E’ quella spinta, quel briciolo di incoscienza, che ci aiuta a rompere gli indugi e a (ri)partire. Ogni volta che l’energia del movimento prende il sopravvento sulla stasi, è merito dell’Ariete che è dentro di noi e governa ogni nuovo inizio. Come un regista impaziente, grida “Azione!” e dà vita alla scena!
Tra l’altro, la “Bella e la Bestia” ha molto a che fare con la bellissima trasformazione che l’Ariete ha attraversato negli ultimi anni. Dal 2008 infatti la quadratura di Plutone ha lanciato un “incantesimo” simile a quello della fiaba. Ha raggelato l’iniziativa e l’intraprendenza del segno, frenandola con mille paure e condizionamenti spesso provenienti (soprattutto per i più giovani, ma non solo) dalla famiglia o dall’ambiente circostante. Ed è interessante, da questo punto di vista, che anche Belle sia costretta ad entrare nel castello della Bestia per salvare il padre, spinta quindi da «esigenze familiari». Proprio come l’Ariete, che negli anni passati ha mostrato grande maturità e dedizione ed è riuscito a fronteggiare una serie di responsabilità familiari.
A partire dal 2021, però, la musica ha iniziato a cambiare. L’Ariete si è piano piano lasciato alle spalle il cielo del triennio 2018/2020 (probabilmente il più duro di tutti) e ha cominciato a spezzare il sortilegio. Il lavoro ha ricominciato a girare meglio, qualcuno si è potuto riprendere il proprio ruolo dopo anni fuori dalla scena professionale o impiegati in ruoli di ripiego. E siamo solo agli inizi, perché il grosso della partita di svolge nel 2023, l’anno in cui Giove ritorna nel segno dopo una prima apparizione a metà 2022. Proprio come nella fiaba, termina un “lungo inverno” ed inizia un nuovo capitolo di vita. E’ quel momento in cui la Bestia smette di essere una “bestia”, si libera di quella apparente brutalità, e torna ad essere un principe. Il momento in cui Lumiere, la signora Bric e Chicco riprendono le loro sembianze umane.
Ma ancor prima è il momento in cui l’Ariete, finalmente libero dai fardelli e dalle preoccupazioni degli scorsi anni, ritrova la capacità di osare. Come ho scritto infatti nel mio libro OROSCOPO 2023, IL GIRO DELL’ANNO IN 12 TAPPE, nel nuovo anno l’arrivo di Giove spalancherà infatti una serie di nuove strade e darà l’occasione, a chi lo desidera, di cambiare tutto. Lavoro, città, amicizie, stile di vita. Ma sopratutto mostrerà che le difficoltà degli scorsi anni non erano un incomprensibile “dispetto” del cielo. Piuttosto, erano un addestramento: servivano a ritrovare in se stessi, a riprendersi quella “autorità” che ha rappresentato il tasto dolente degli anni passati. Quell’autorità necessaria per smontare alcune scelte del passato nelle quali non ci si riconosce più (e che forse non sono mai realmente tali) per farne di nuove, più libere e spontanee.
Buon Natale e buon 2023, Ariete!
Con amore,
xxx
S*