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MERCURIO IN ARIETE – SEGNO PER SEGNO


Questo è senz’altro uno degli aspetti migliori del transito, perché fornisce la spinta giusta per dare voce ai propri pensieri con coraggio e determinazione. Perché molto spesso sappiamo esattamente cosa vogliamo, ma non abbiamo la spinta giusta per aprire bocca e chiederlo. Allo stesso tempo, però, vale anche il contrario. Mercurio in Ariete alle volte può spingere a diventare polemici, troppo insistenti, a chiedere le cose in modo troppo acceso. L’energia di Marte va, per così dire, “dosata” bene essendo, per sua stessa natura, indomita, irrequieta. E visto che in questo sono i valori di Mercurio che va ad “attivare”, bisogna evitare di esagerare con le parole, utilizzare toni troppo accesi o aggressivi.

Ancora: l’Ariete è anche un segno interamente rivolto al futuro. Ha l’energia, l’entusiasmo e l’intraprendenza tipiche dei bambini che muovono i primi passi senza star lì ad interrogarsi su dove potranno portarli. D’altro canto, se ci pensate l’Ariete è il segno dell’inizio della primavera. Dentro di sé ha un’energia potentissima, perché deve imprimere la forza necessaria a far ripartire la macchina. Se il primo germoglio stesse lì ad interrogarsi (“sarà il momento giusto?”, “le condizioni climatiche sono adatte?”, “là fuori ci sarà una capretta che aspetta di brucarmi?”), la primavera non inizierebbe mai e vivremmo un eterno inverno. Allo stesso modo, l’Ariete è il segno che rompe gli indugi, che muove un primo passo su un nuovo mondo, senza sapere esattamente cosa lo aspetterà. Trasformando questa “incognita” in curiosità e spirito di conquista anziché in un punto interrogativo che blocca e spaventa.

Da questo punto di vista, però, Mercurio in Ariete rende senz’altro più intrepidi, ma talvolta persino avventati. Potrebbe spingerci ad aprire bocca senza considerare attentamente le conseguenze delle nostre parole. O potrebbe rendere polemici (parliamo di un Mercurio che transita nelle terre di Marte, signore dell’azione e della guerra). Potrebbe spingere a volere l’ultima parola nelle discussioni, ad affermarci a tutti i costi respingendo compromessi e soluzioni di mediazione. Il “pro” di questo transito, quindi, è che fornisce la spinta giusta per far ripartire le cose, per affrontare le situazioni “ferme” o impantanate, ma anche per proporre un progetto o lanciare un’iniziativa rompendo indugi, timori o indecisioni. Il “contro” è che questa spinta va calibrata, soprattutto quando c’è il rischio che una parola di troppo possa compromettere un rapporto o una posizione professionale.

Insomma, prezioso, utile, vitale ma da “maneggiare con cura”. Soprattutto intorno a metà maggio, quando dopo il moto retrogrado Mercurio lascia finalmente l’Ariete per entrare in Toro. Qui forma una quadratura con Plutone, che si trova ai primissimi gradi dell’Acquario, mentre Urano e Giove (freschi della loro recente congiunzione) sono ancora molto vicini l’uno all’altro. Ecco perché a metà maggio, se provocati, c’è il rischio di “esplodere” e farsi scappare per rabbia qualcosa che invece sarebbe meglio tenere per sé. Mi torna in mente la scena finale di “Codice d’onore”, dove Jack Nicholson, dopo essersi egregiamente difeso in giudizio per buona parte del film, punto sul vivo…esplode! È una scena memorabile che potete rivedere QUI e che, al di là della trama del film, è un invito a non compromettere con una “sfuriata” qualcosa che abbiamo costruito nel tempo. 

Al di là di questa piccola digressione cinematografica, comunque, Mercurio in Ariete è un transito che rende più forte e coraggioso il pensiero e più energica la comunicazione. Se ben utilizzato, può dare maggiore impatto e rendere più persuasive le parole. Permette di “aprire nuove strade”, che in qualche modo è proprio la funzione astrologica dell’archetipo arietino, e ancor più mettersi in marcia verso nuovi obiettivi. Questa natura, questa spinta d’intraprendenza, è tipica del passaggio di Mercurio in Ariete e vale un po’ per tutti i segni zodiacali, ma adesso entriamo di più nel vivo dei suoi effetti segno per segno. (continua)

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