Se le parole fanno la differenza… figuriamoci le persone! In fondo basta una buona alleanza o un figura-chiave per rimettere in moto tutto. Ecco allora che un collaboratore ti fa da “sponda” con un’idea, che una proposta viene valutata insieme a qualcun altro, che qualcuno ti riconosce un valore e ti spinge a farlo emergere. Il lavoro – in giornate come quelle di lunedì 8 o giovedì 11 – vive proprio di questo: relazioni che possono rilanciare una trattativa, ravvivare un progetto o aprire nuove possibilità. In alcuni casi, potrebbe tornare in ballo un discorso con un ex collega, o si presenta l’occasione di fare squadra con chi ha un approccio molto diverso dal tuo, ma complementare.

In questo periodo tuttavia ci sono tre elementi da tenere in considerazione: 1) l’attesa: molte iniziative di lavoro hanno bisogno di tempo per decollare; 2) i soldi: potrebbero esserci tensioni su progetti che richiedono soldi o risorse che non tutti vogliono concedere; oppure ci sono nuove collaborazioni che, nonostante siano partite bene, necessitano ancora di una suddivisione chiara dei guadagni o delle responsabilità (in generale, occhio a tutte le questioni economiche e di spesa); 3) lo spirito di adattamento, ovvero la mediazione nelle trattative: non tutti la pensano o sono pronti a rischiare come te. In tutti e tre i casi, ciò che conta è trovare la giusta formula, o meglio la giusta misura: quella che ti permette di andare avanti, senza perdere il senso di ciò che vuoi davvero. (continua)