Il Cielo del Momento

BENVENUTO SOLE IN CAPRICORNO


Ciao a tutti! Come state? Nella notte tra giovedì 21 dicembre e venerdì 22 dicembre 2023, alle ore 04:28, il Sole ha attraversato uno dei quattro punti cardinali dell’anno: lascia il Sagittario ed entra in Capricorno, dando il via alla stagione invernale. Questo significa da un lato che siamo nel periodo dell’anno in cui le giornate sono più corte e le notti più lunghe, ma allo stesso tempo significa che da qui in poi si accorciano le distanze verso la rinascita primaverile. E come vedremo, questa sua qualità di “preludio di un nuovo inizio” ha molto in comune con la natura astrologica del segno. E ne parliamo in questo post – rivolto a tutto lo Zodiaco – perché da qui alle prossime quattro settimane i valori del Capricorno saranno al centro del cielo di tutti e dodici i segni zodiacali.

Ma procediamo con ordine. Innanzitutto il Capricorno è un segno cardinale, proprio perché dà inizio ad una nuova stagione (l’inverno). E come tutti i segni Cardinali, la sua qualità dominante è l’iniziativa. E’ una tendenza a dare inizio a nuove situazioni, ad imprimere il suo sguardo sulla realtà circostante. Questa iniziativa la esprime nel suo elemento (la Terra) e quindi ha una natura concretapragmaticaNon gli interessano tanto le parole e le teorie astratte, ama la costruzione di qualcosa di tangibile. Ed è un segno governato da Saturno, pianeta dell’impegno, della disciplina, del rigore e delle responsabilità. Mettendo insieme tutti questi “ingredienti” (iniziativa, concretezza, impegno) esce fuori la parola-chiave che descrive l’archetipo del Capricorno: progetto.

Il Capricorno è a tutti gli effetti il segno della progettualità, punto d’incontro tra la visionarietà dell’architetto e la capacità di realizzazione dell’ingegnere. Ha lo spirito di Tom il Costruttore, il protagonista de I pilastri della terra di Ken Follett: là dove gli altri vedono solo una brulla collina, lui già intravede la cattedrale che vi sorgerà sopra. Non importa il tempo che ci vorrà: una volta agganciato un obiettivo, è in grado di concentrare ogni sforzo alla sua realizzazione. Non importa quante volte crollerà: ogni cedimento lo aiuterà ad affinare il progetto, a trovare soluzioni vincenti per farla stare in piedi. Ma quando la cattedrale sarà finalmente edificata, resterà su quella collina per sempre.

E in quel “per sempre“, c’è un altro aspetto fondamentale dell’archetipo del Capricorno: esprime quel bisogno – presente in ognuno di noi – di lasciare un segno. Di realizzare qualcosa che possa sopravvivere alla nostra stessa vita. E non occorre naturalmente costruire la cattedrale di Kingsbridge per farlo. Basta essere d’ispirazione e di insegnamento per gli altri, basta essere coerenti ai propri valori, esprimere la propria creatività. E la costanza, l’impegno e la dedizione sono ingredienti essenziali di questo processo perché, agli occhi del Capricorno, più tempo ci metti a realizzare qualcosa, più alte sono le probabilmente che possa durare nel tempo.

E già da quanto abbiamo detto finora, appare chiaro che l’archetipo del Capricorno è forse uno dei più travisati dell’intero zodiaco. Solitamente se ne mette in risalto l’ambizione, l’attitudine severa, la rigidità. Ma ammesso che sia così, questi sono solo gli “strumenti” di cui si serve per realizzare il proprio grande progetto. E’ questo (il progetto) che serve a stabilire una direzione chiara da seguire, a radicare un’identità e dare un senso agli sforzi. È quella la bussola che può fornire una guida nei momenti di smarrimento. E’ rappresentato da una capretta di montagna, in grado di scalare anche la parete più ripida riuscendo a sfruttarne anche i minimi appigli fino ad arrivare alla vetta.

La capretta però ha la coda di un pesce, e questo è forse l’aspetto più trascurato del segno. Nel lessico astrologico, l’elemento dell’Acqua ed il simbolo dei Pesci ha sempre a che fare con l’emotività. E questo è l’aspetto che completa il quadro: dietro l’apparenza austera del Capricorno – che spesso appare tutto d’un pezzo – si nasconde un’animo più sensibile, talvolta persino fragile. Quella “scorza” gli serve per restare fedele a se stesso, al proprio grande progetto, soprattutto nei momenti di smarrimento. Gli serve per tenere fede ai propri propositi, perché sa perfettamente che dall’autoindulgenza al caos il passo è troppo breve. Ma sotto quel temperamento, c’è un oceano di emozioni e di sentimenti in continuo movimento.

Questi saranno i valori dominanti nel cielo di tutti i segni zodiacali per le prossime quattro settimane, finché il Sole non passerà in Acquario il prossimo 20 gennaio. Ed è per questo che gli ultimi dieci giorni dell’anno solare, così come i primi giorni dell’anno che verrà, sono così importanti e significativi. E’ per questo che, al di là della magia del Natale, sono giorni di buoni propositi per il nuovo anno (il “progetto”) ma anche di bilanci piuttosto severi su ciò che abbiamo raggiunto finora e su ciò che ancora dobbiamo realizzare. Sono giorni che ci portano a giudicare – talvolta anche in maniera dura – le nostre mancanze e ad eliminare tutto ciò che è disfuzionale nella nostra vita.

In fondo, quel desiderio di indossare qualcosa di nuovo e di buttar via ciò che non serve più non è altro che l’espressione di questo rinnovamento che passa attraverso la (ri)formulazione del nostro progetto di vita e l’eliminazione delle zavorre. Non ci scordiamo che il Capricorno è un segno governato da Saturno, signore di tutto ciò che è ordine e taglio dei rami secchi. Ma ancor prima le prossime settimane ci spingono proprio a ritrovare ed agganciare un binario di progettualità. A dare un senso a ciò che facciamo: dove ci porta? serve ad arrivare dove vogliamo arrivare? E, ancor prima: sappiamo dove vogliamo arrivare? Per certi versi, è la presenza di un progetto a fare la differenza tra la fatica dal maratoneta e quella del criceto che gira nella ruota. Entrambi sudano, entrambi faticano. Ma uno sta andando da qualche parte, l’altro è intrappolato in un loop.

Alla luce di tutto questo, emerge con grande chiarezza l’importanza di questo transito del Sole in Capricorno. Tutti noi sappiamo che lo Zodiaco “inizia” il 21 marzo con l’equinozio di primavera. Quello è il momento che coincide con l’esplosione primaverile della vita, sotto l’energia ed il calore associati al segno dell’Ariete. Ma se nella terra non c’è un “seme” che aspetta quel richiamo, in primavera non c’è niente che possa sbocciare. Allo stesso modo, l’archetipo dell’Ariete esprime quella “azione” che serve per entrare nel vivo di un qualsiasi progetto, che altrimenti resta allo stato teorico. Ma se alla base non c’è un progetto chiaro e circostanziato (il seme del Capricorno) quella energia gira a vuoto, resta fine a se stessa.

E quindi, in qualche modo, le nostre riflessioni delle prossime quattro settimane servono proprio a creare il “seme” dell’anno che verrà. So perfettamente che sotto fine anno certe valutazioni sono più “severe” e che lo sguardo sui progetti è permeato di grande “realismo” (che talvolta sconfina nel pessimismo). E’ senz’altro frutto dell’influenza di Saturno che, essendo il governatore del Capricorno, in queste settimane tiene banco. Ma questo sguardo di “freddo realismo” serve proprio ad evitare di fare passi più lunghi della gamba. Tornando a Tom il Costruttore, serve ad evitare di costruire su un terreno cedevole. Perché agli occhi del Capricorno, l’obiettivo non è fare giri di parole o esercizi di stile, ma realizzare qualcosa che possa durare nel tempo.

Spero di avervi dato qualche spunto di riflessione per attraversare al meglio le prossime quattro settimane e, ancor prima, questi dieci giorni dell’anno che volge al termine ed i primi dell’anno che inizierà. Su questa stessa scia, sotto fine anno pubblicherò un post dedicato a ciò che i vari segni “butteranno dalla finestra” per entrare con il piede giusto nel nuovo anno. E dal 25 dicembre al 6 gennaio pubblicherò una serie di riflessioni sui dodici archetipi dello Zodiaco – uno per notte.

Un abbraccio e buon “Sole in Capricorno” a tutti!
Con amore,
xxx
S*

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