Il Cielo del Momento

Toro

BENVENUTO SOLE IN TORO!


Ciao a tutt*! Come state? Oggi (venerdì 19 aprile) il Sole lascia il fuoco dell’Ariete ed entra in Toro, il primo segno di Terra dello Zodiaco. Vorrei dedicargli un piccolo approfondimento, anche perché i valori del Toro saranno assolutamente “centrali” nel cielo delle prossime settimane. Il loro influsso ed i loro insegnamenti si faranno sentire un po’ a tutte le latitudini dello Zodiaco. Cerchiamo di mettere a fuoco le caratteristiche del “Mese del Toro” che inizia oggi per tutto lo Zodiaco, a prescindere dal segno di ciascuno.

Tantissimi sono gli aggettivi che vengono comunemente utilizzati per descrivere il segno: forte, resistente, tenace, solido, e via dicendo… Ma andando al cuore delle cose, il Toro è molto di più. Rappresenta il “principio formativo“, quella capacità di dare corpo e sostanza ad un impulso creativo che di per sé è astratto e sfuggente, per tradurlo in un’opera tangibile. Un principio espresso magistralmente in quel capolavoro della natura che è la “gravidanza”: il tempo che forma. Il processo che si articola in una serie di tappe, tutte necessarie alla costruzione delle strutture che lo sorreggeranno. E non a caso il Toro, insieme al Cancro, è il segno associato alla maternità per eccellenza. Ma allargando il discorso, è anche l’opera della terra saggia e fertile che accoglie il seme (di per sé, pura “potenza”) permettendogli di germinare e dare frutto.

Il Toro quindi è da un lato la capacità di costruire mattone dopo mattone (luna dopo luna, nel caso della gravidanza) qualcosa che sia in grado di stare in piedi, incarnando l’idea astratta in una forma concreta. E dall’altro lato è anche l’archetipo che si “preoccupa” della qualità delle materie prime impiegate. Che si preoccupa del fatto che i mattoni che costituiscono l’edificio siano abbastanza resistenti da permettergli di durare nel tempo. Ogni volta che penso all’archetipo del Toro come a quell’impalcature resistente che permette di incarnare l’astratto, mi tornano in mente le bellissime parole di Leonardo Sciascia: “Il nostro corpo è il buon cane che guida il cieco” (da Candido). O, da qualche altra parte che non ricordo: “è il corpo che resiste”.

Come dicevo, tutto questo lo ritroviamo nell’atto creativo per eccellenza (la “pro-creazione”) ma, più in generale, in ogni attività che si sforzi di trasformare l’ispirazione in opera. Lo ritroviamo nell’abilità del pittore di dare forma all’idea tramite i colori e la tela, o in quella dello scrittore di combinare le lettere dell’alfabeto in una sequenza tale da riprodurre almeno in parte il pensiero sottostante. Lo ritroviamo nel sudore dello scultore, che lotta per liberare l’idea dal marmo, e in tutte le altre attività che cercano di piegare la materia dandole la forma dell’idea.

Da questo punto di vista, c’è un collegamento strettissimo tra l’Ariete (primo segno dello Zodiaco, Fuoco) e quello del Toro (secondo segno, Terra). L’Ariete è la scintilla dell’iniziativa, ma la sua energia si esaurisce spesso nell’accensione del motore. Il Toro prende il testimone dall’Ariete e si (pre)occupa di  dare forma alle sue iniziative trasformandole in qualcosa di concreto e duraturo. L’Ariete è puro principio maschile Yang, il Toro puro principio femminile Yin, a partire proprio dalla procreazione, dove l’Ariete rappresenta la spinta incostante dello spermatozoo, ed il Toro l’attesa paziente dell’ovulo e, una volta fecondato, della gestazione.

Ma dare forma alle cose, metterle a terra, realizzarle nel concreto è spesso sinonimo di fatica. Perché l’ispirazione (che di per sé è astratta) deve confrontarsi con le regole e con i limiti della materia. Quante volte l’idea c’è, ma metterla nero su bianco non è facile. Ci sembra che tradurla in realtà utilizzando solo le 21 lettere dell’alfabeto significhi “tradirla”. Penso al fatto che “il pensiero vola mentre le parole vanno a piedi, e questo è il ‘dramma’ dello scrittore (Julien Green). Penso agli artisti che si confrontano che le prove, spesso difficoltose, necessarie a “liberare” l’ispirazione dalla materia. Modigliani, ad esempio, sognava una carriera da scultore, ma “ripiegò” sulla pittura perché più in linea con la sua costituzione gracile. Ma pensate anche all’atto della maternità, che si compie in una gestazione che, mese dopo mese, richiede tempo, sforzi e pazienza.

Il Toro dunque è la capacità di dare corpo e “portare a terra” ciò che è presente solo a livello dell’Aria delle idee e che arde nel Fuoco dell’ispirazione. Proprio per questo, il mese del Toro (da oggi fino al 21 maggio) ci spinge a rallentare, a concentrarci sulla reale fattibilità delle cose, ma anche ad apprezzarle di più. Il Toro esprime un concetto di “lentezza saggia” che non significa andare a rilento, quando piuttosto soffermarsi sulle cose, dare loro valore, assaporarne gli aspetti piacevoli. Significa non cercare di bruciare le tappe, perché il “tempo” è un ingrediente per la buona riuscita di un progetto proprio come lo sono un’idea vincente, il talento e l’abilità nel realizzarla. Ce lo insegna la cucina, ad esempio, altro simbolo molto vicino al Toro.

Del resto, con il fattore tempo non si scende a patti, e questo il Toro lo sa bene. Ce lo insegna, ad esempio, la cucina: io non posso sperare di cuocere un arrosto nella metà del tempo richiesto semplicemente raddoppiando la temperatura. Dal forno tirerò fuori solamente un orrore carbonizzato. Le cose vanno fatte nel tempo che richiedono, perché solo così sono in grado di dare frutti capaci di durare nel tempo. Così, il porcellino saggio ci mette senz’altro più tempo a costruire la casetta di mattoni, ma quando arriva il Lupo cattivo la sua casetta è l’unica che resta in piedi. E vanno fatte senza saltare alcune fasi del processo per la fretta, perché otterremo un risultato zoppicante.  

La lista di esempi potrebbe andare avanti all’infinito, ma ormai dovrebbe essere chiaro l’insegnamento che il Toro porta all’intero Zodiaco e che potremmo riassumere con un vecchio slogan: “l’amore per la terra dà solo buoni frutti”. Dove per “terra” si intende un po’ a 360° la messa a terra, la realizzazione di un progetto. E per “amore” si intende anche la dedizione, il tempo impiegato ed il rispetto per gli equilibri della natura. Temi che nella situazione che stiamo passando assumono un’importanza ancora più grande. La capacità di apprezzare e valorizzare il tempo che tutto d’un tratto ci troviamo ad avere. La saggezza di metterlo a frutto per realizzare qualcosa che valga la pena anziché annegarci dentro annoiati. Il rispetto che dobbiamo all’ambiente nel quale viviamo, che tutto d’un tratto ci ricorda che noi siamo gli ospiti e “lui” il padrone di casa. 

Sono valori che risuonano senz’altro familiari ai segni di Terra e d’Acqua. Al Toro, innanzitutto, ma anche a Vergine, Capricorno, Cancro e Pesci che entrano in un mese che li sostiene positivamente dopo un inizio di primavera più incostante e stentato. Rappresenta invece una sfida per i segni d’aria, che tendono a volare con il pensiero ma fanno più fatica a calare le idee in un fare concreto. Soprattutto per l’Acquario, per il quale il mese del Toro può coincidere con decisioni non sempre facile da prendere. Con scelte che in molti casi richiedono di abbandonare una strada non più fruttuosa. O comunque lo mette dinanzi alle mille “prove” del “fare concreto” visto che, da buon segno d’aria, è capace di qualunque slancio mentale… ma tra il “dire” e il “fare”, si sa, c’è di mezzo il mare.

Anche per gli altri segni Fissi (Leone e Scorpione) per i quali il mese del Toro può essere un periodo di scelte che richiedono di dimostrare saggezza, lungimiranza e senso pratico. Li spingono a chiarire meglio o a testare alcune situazioni, a dimostrare quanto credono nei progetti che stanno portando avanti e così via.

Buon mese del Toro a tutt*! Buon cielo di concretezza, pragmatismo, saggezza e buon senso!
Con amore,
xxx
S*

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