Il Cielo del Momento

LUNA NUOVA

LA LUNA NUOVA DEL MOVIMENTO (20 APRILE 2023)


Questo già basta a stabilire un collegamento molto forte tra questa settimana (e soprattutto le giornate di mercoledì 19, giovedì 20 e venerdì 21) e la fine del prossimo mese di ottobre (per la precisione il prossimo 28 ottobre), nel senso che questa Luna Nuova apre porte, lancia tematiche, mostra questioni che al momento sono ancora puramente embrionali, ma che avranno forma più compiuta tra sei mesi. Ecco perché alcune scelte, decisioni, iniziative e novità di questa settimana mostreranno poi i loro primi frutti nel cuore dell’autunno.  

Ma c’è un altro aspetto che riguarda le eclissi che pochi conoscono e che è del tutto sbalorditivo: sono un fenomeno “seriale”. Dal momento infatti che l’asse dei Nodi Lunari compie una rotazione intera dello Zodiaco in un arco di 18 anni, ogni 18 anni vengono a trovarsi esattamente nella stessa posizione e formano le stesse eclissi solari e lunari. Questo consente di raggruppare tutte le eclissi che si formano a 18 anni di distanze in “serie” (“famiglie”) che si ripetono ad intervalli regolari. E in questo senso, l’eclissi di questa settimana appartiene ad una famiglia che ha avuto la sua ultima apparizione nel 2005, quella precedente nel 1987 e così via. 

Ma c’è di più: risalendo la corrente di tutte le precedenti apparizioni delle eclissi appartenenti ad una stessa famiglia, arriveremo alla sua “origine” nel passato, al primo momento in cui è apparsa. E questo discorso merita un approfondimento perché è molto affascinante. Una famiglia di “eclissi” appare dal niente ad uno dei due Poli terrestri, dando vita ad una serie contrassegnata da un numero e dalla dicitura SS-Nord (Serie Saros Nord) se è apparsa al Polo Nord, o SS-Sud (Serie Saros Sud) se il suo debutto è stato al Polo Sud. E già questa classificazione ha delle ripercussioni interpretative, ma ne dovremo parlare in un’altra sede. 

Dopo la sua prima apparizione, la “famiglia di eclissi” si ripresenterà ogni 18 anno spostandosi via via verso l’Equatore (a metà del globo terrestre), che raggiungerà dopo 622 anni e circa 35 apparizioni. Quello rappresenterà in qualche modo la “mezza età” di quella famiglia di eclissi, il suo momento culminante. Da lì in poi, inizia la “fase decrescente” del fenomeno: apparirà altre 35 volte (sempre a distanza di 18 anni l’una dall’altra) spostandosi verso il polo opposto. Verso il Polo Sud se è partita dal Polo Nord o viceversa, per raggiungerlo dopo altri 622 anni. 

Quindi la “vita” intera di una Serie di eclissi è di 1244 anni, nel corso dei quali appare per un totale di 70 volte. Ma la cosa più interessante è che tornando indietro alla sua origine, si può tracciare il tema di nascita di una famiglia di eclissi, quasi fosse un “alieno” (dotato di proprie caratteristiche e soprattutto di un messaggio da consegnarci) che poi torna a farci visita ogni diciotto anni, riprendendo in mano il filo del discorso proprio là dove l’aveva lasciato diciotto anni prima. 

E quindi naturalmente andiamo a “impicciarci” un po’ di questa eclissi solare del 20 aprile 2023 e scopriamo che appartiene ad una “famiglia” piuttosto “anziana” (la Saros 7-Nord) che è nata il 3 ottobre 1103 sotto il segno della Bilancia al Polo Nord, ha raggiunto l’equatore (e quindi la mezz’età) nel 1725, e farà la sua ultima apparizione nel 2347 al Polo Sud. La prima cosa che salta alla vista è che si tratta di un’eclissi che ha raggiunto la sua fase culminante nel 1725, l’anno in cui Giambattista Vico ha pubblicato la “Scienza Nuova”, in un periodo storico che di lì a breve avrebbe assistito alla Rivoluzione Industriale, alla Rivoluzione Francese e all’Indipendenza Americana (basti pensare che la stessa eclissi è poi riapparsa anche nel 1761 e nel 1779). 

Sono potenti simboli di progresso, ribellione ed emancipazione, e se vogliamo sono proprio i tre cardini simbolici su cui ruota anche questa primavera con le sue due Lune Nuove in Ariete (quella del 21 marzo e scorso e questa del 20 aprile). Al punto che forse la “Scienza Nuova” di Vico potrebbe essere anche il titolo di quest’anno e della sua “missione”: spingerci a guardarci con occhi diversi, a mostrarci in abiti diversi e ancor prima a tirar fuori ciò che abbiamo dentro. Per non parlare del fatto che è nata nel 1103, quando il Mondo si stava riprendendo dall’ansia millenaristica della fine del mondo e stava iniziando a guardarlo, il mondo, con occhi diversi. (continua)

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