Il Cielo del Momento

LA STAFFETTA TRA SATURNO, MARTE E NETTUNO


Ciao a tutti! Come state? Anche oggi ci occupiamo di una congiunzione (anzi, di una serie di congiunzioni) che i pianeti di transito stanno formando tra loro nel cielo e che in qualche modo hanno effetti per ciascun segno zodiacale. L’abbiamo fatto già nell’ultima puntata, parlando della congiunzione tra Giove e Urano che sarà attiva in maniera più forte tra il 18 e il 21 aprile, ma che per certi versi permea di sé tutto il cielo di aprile e di maggio. Se avete perso il video, lo trovate su YouTube tra le ultimissime uscite. Oggi invece ci occupiamo della congiunzione tra Marte e Saturno che c’è stata il 10 aprile, ma ne parliamo adesso perché i suoi effetti si sentiranno soprattutto a fine aprile, per una serie di ragioni delle quali parleremo nel corso del video.

Ma prima di entrare nel vivo del discorso, piccolo momento Quark. Primo: che cos’è una congiunzione, un tema di cui abbiamo già parlato nella scorsa puntata ma che vale comunque la pena di approfondire, essendo la base di tutto il discorso. Una congiunzione è un aspetto che formano due pianeti che nel corso delle rispettive orbite, vengono a trovarsi in uno stesso grado zodiacale. Quindi se vogliamo è un incontro, un appuntamento nel quale le loro energie si fondono: di per sé la congiunzione non è né armonica né disarmonica, dipende dalle energie dei pianeti congiunti. Allo stesso tempo però la congiunzione è come un “seme”, l’inizio di un ciclo di relazioni che si formano tra i due pianeti e che si articola poi nei mesi o negli anni a venire (a seconda della velocità dei pianeti coinvolti). 

Ma restiamo un attimo sul concetto di “seme”: è come se il pianeta più lento “fecondasse” quello più veloce, che da quel momento in poi fa partire il ciclo mettendo a terra una serie di tematiche che nascono dall’incontro tra i due. Rispetto alla congiunzione tra Giove e Urano di cui abbiamo parlato la scorsa settimana, che si verifica ogni 14 anni e che dà quindi vita a un ciclo di quella durata, la congiunzione Marte-Saturno è molto più veloce, si verifica ogni due anni, dando vita a un ciclo biennale in cui avremo una fase accentata ogni sei mesi circa. Per capire bene il senso del discorso, chiudiamo questo momento Quark con due parole sulla natura dei pianeti coinvolti. Saturno, che è il pianeta più lento, e Marte che, essendo più veloce, prende il testimone e comincia a metterlo in atto. 

Saturno è un pianeta che ha una nomea sin troppo nota: passa per essere il guastafeste dello Zodiaco, l’esattore fiscale o il postino che ti consegna a casa una raccomandata con ricevuta di ritorno. È il pianeta dell’impegno, delle responsabilità, delle conseguenze del nostro agire e quindi spesso riveste un po’ il ruolo del Grillo Parlante: ci viene a dire cose “giuste” che però preferiremmo ignorare. Questo in parte è vero, ma come spesso accade in astrologia, il suo significato è molto più vasto e articolato. In realtà Saturno è il pianeta che rappresenta il principio di realtà che permea (o dovrebbe permeare) il nostro agire, e ci dice che nella dimensione in cui viviamo (governata dal tempo e dalla forza di gravità, entità associate entrambe a Saturno) le cose stanno in piedi solo se hanno una struttura. 

Non a caso, Saturno è associato allo “scheletro”, che sostiene il nostro corpo, al cemento armato che tiene su i palazzi, all’impegno e alla dedizione che sostengono i nostri progetti, alle regole che sappiamo dare a noi stessi per evitare di scivolare nel caos e nell’anarchia. Saturno rappresenta i “legami” e l’impegno che ne deriva. Sia in termini simbolici di impegno, di responsabilità che nascono da un rapporto di qualsiasi genere, ma anche in termini “fisici”. Pensate al legame che tiene insieme gli elementi in chimica: se venisse meno, verrebbe meno anche il composto. Pensate alle forze che tengono i pianeti agganciati alla stella attorno a cui orbitano: senza il legame, il pianeta schizzerebbe all’impazzata nello spazio remoto. (continua)

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