Astro-Curiosità

L’ATTORE DEL CANCRO: SILVIO ORLANDO


Se i Gemelli segnano il debutto dell’Aria, con il Cancro entra in scena anche l’Acqua, elemento delle emozioni e dell’immaginazione. Per comprendere bene la natura e la vocazione astrologica del segno, dobbiamo pensare all’archetipo del “materno”. E’ il genitore che protegge e accudisce, all’apparenza forse più docile ma sotto sotto il più forte e tenace (la famosa “mano sulla culla che governa il mondo”). E ancor prima, il Cancro rappresenta le radici che ci sostengono, ci nutrono, ci impediscono di “perderci” ma talvolta anche di “rinnovarci”. Da questo punto di vista, il Cancro è il “segno del passato”, una sorta di storiografo di ciò che è stato, di archivista della memoria emotiva. E talvolta sfocia nella malinconia, nell’aperta nostalgia del “tempo perduto”. Del resto, Proust era Cancro, così come Giacomo Leopardi e – nel contemporaneo – anche Roberto Vecchioni. E basta mettere in fila i tre nomi per ottenere un identikit dell’uomo-Cancro: grandi poeti, animi eccelsi ma anche un po’ “graffiati” dal trascorrere del tempo. Questa “saudade” (molto meno presente nella donna-Cancro) è una sorta di tributo a ciò che è venuto prima di noi. Alla storia, alla genealogia che ci ha consegnato al mondo, alle tradizioni, agli affetti e alla famiglia, della quale il Cancro è il cantore per eccellenza. Tutte queste qualità le ritrovo in Silvio Orlando. Il suo primo contatto con le arti avviene tramite la musica, la migliore espressione della sensibilità dell’Acqua. In un secondo momento approda alla recitazione e poi, nel 1993, al suo primo ruolo drammatico. Ma nonostante il suo esordio in ruoli brillanti, credo che dietro la maschera del comico già si intravedesse la sensibilità un po’ malinconica del Cancro. Diversa è invece l’indole della donna-Cancro, in rappresentanza della quale ho scelto Lea Massari

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