Il Cielo del Momento

VENERE IN SCORPIONE: «O TUTTO, O NIENTE»


Ciao a tutti! Come state? Tra qualche giorno (e per la precisione lunedì 4 dicembre) Venere lascia il proprio domicilio in Bilancia per avventurarsi nelle acque profonde dello Scorpione, dove resterà fino al prossimo 29 dicembre. I transiti in Scorpione sono allo stesso tempo i più stimolanti ma anche i più difficili da descrivere, perché hanno sempre un non so che di inafferrabile. Di quel “luogo” misterioso dove il dominio della logica si ferma, e lascia spazio al potere dell’intuizione. E proprio per questo, i transiti in Scorpione stimolano sempre una forte introspezione e portano con sé degli insegnamenti importanti. 

Comunque, proviamo ad addentrarci nei meandri simbolici di questo transito. Come ormai saprete benissimo, ogni pianeta rappresenta una certa “funzione”. Il segno che lo ospita, invece, descrive le “modalità” in cui quella determinata funzione si esprime. In questo caso, parliamo di Venere, pianeta associato ai concetti di amore, attrazione, accordo, relazione, armonia. Nelle prossime settimane, assumerà i toni e le caratteristiche dello Scorpione, e per questo è proprio da qui che partiamo per descrivere il transito. Da un segno che si porta appresso moltissimi luoghi comuni – è sexy, intenso, viscerale, talvolta vendicativo e così via – ma oltre a questo c’è molto molto di più.

Lo Scorpione infatti è il segno delle profondità, e la sua “missione” naturalmente è esplorarle. E’ il “cercatore di verità”: indaga, verifica, dubita. Scava nelle cose, oltre la loro apparenza, per coglierne la sostanza. Per lui, niente è come sembra: non si accontenta di spiegazioni superficiali e non prende niente per buono senza verificare. Questo lo rende a tutti gli effetti il “detective dello Zodiaco”: ha un atteggiamento che può sembrare “inquisitorio” (e spesso lo è), perché ha bisogno di comprendere come stiano realmente le cose, di giungere al flusso sanguigno della realtà sotto l’epidermide della sua apparenza. Di arrivare all’essenza dei rapporti senza fermarsi a convenevoli o frasi di circostanza. 

E’ per questo che lo Scorpione detesta tutto ciò che è fatto “tanto per”. Vive di estremi: o bianco, o nero. O tutto, o niente. E di conseguenza Venere in Scorpione “detesta” ogni tipo di relazione basata su un tiepido accomodamento. Per Venere in Scorpione, non ti scelgo perché tutto sommato non c’è di meglio all’orizzonte. Al contrario, ti scelgo perché voglio te con tutto/a me stesso/a, e non voglio niente all’infuori di te. Da questo punto di vista, è un transito che funge un po’ da “selettore” tra le relazioni che stanno in piedi solo per abitudine, come foglie secche in attesa di una folata di vento abbastanza forte da farle cadere, e quelle che, al contrario, sono solidamente ancorate alla sostanza di una scelta.

Le prime, perfettamente in linea con la funzione dell’autunno (il rinnovamento, la rigenerazione) potrebbero mostrare le prime crepe e richiedere un intervento di ristrutturazione e consolidamento. Le seconde, ne escono più forti e decise che mai. Ecco perché qualcuno potrebbe aprire gli occhi e rendersi conto che, oltre l’apparenza della quotidianità, la sostanza ormai è cambiata e una storia è giunta al termine. O, al contrario, qualcuno potrebbe rendersi conto che quella potente affinità elettiva, alla quale ancora non è stato dato un nome, in realtà è amore. A tutti gli effetti, a dispetto delle definizioni. (continua)

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