LO ZODIACO DELLE PRINCIPESSE: TIANA (CANCRO)

Al Cancro ho dedicato una delle principesse meno conosciute ma più interessanti scaturite dalla fantasia dei Fratelli Grimm, e successivamente della Disney: la principessa TIANA del “Principe Ranocchio”, poi divenuto “La principessa e il ranocchio” di Disney. Del segno del Cancro, Tiana ha la tipica delicatezza d’animo, dietro la quale si cela però una straordinaria tenacia, e la capacità di prendersi cura degli altri. Lavora in un ristorante, sognando di crearne uno tutto suo realizzando così un desiderio condiviso con il padre prima che questo morisse. Già qui troviamo due temi che sono fortemente “cancerini”: il primo è quello del “nutrimento” inteso come prima e fondamentale espressione dell’amore materno. Il Cancro è il segno del cibo e della cucina per eccellenza, spesso associati anche alla “memoria” (altro concetto cancerino) proprio perché spesso il cibo attiva ricordi emotivi legati all’infanzia.

Il secondo è il profondo senso della “tradizione“, delle radici familiari, dell’appartenenza al clan (ad una “gens”, come direbbero gli antichi romani) o ad una Patria che sono propri del Cancro. Forse questo è uno dei motivi che hanno spinto la Disney a fare di Tiana la prima principessa afro-americana dei propri film. Il Cancro detesta qualsiasi discriminazione proprio perché è il segno che più di ogni altro sente forte e chiara la radice comune di provenienza di tutti gli esseri umani, e per questo ne celebra l’unificazione. Tutti gli uomini vengono al mondo alla stessa maniera, hanno gli stessi bisogni di nutrimento fisico, emotivo e spirituale. Tutti gli uomini sono animati dallo stesso bisogno di amare, compiono un’esperienza su questo piano di realtà e lo lasciano alla stessa maniera.

Di fronte ad una tale potenza unificante, cosa possono mai essere le differenze di lingua, cultura, e religione? Sono semplici sfumature di un unico colore e appartengono unicamente al piano materiale. Non a caso, il film è ambientato nei tardi anni ’20, gli anni del Rinascimento di Harlem e della prima “fioritura” della cultura di colore, connotati proprio dalla presenza di Plutone in Cancro. Ma questa è un’altra storia e rischia di portarci fuori tema, ma chi vuole può approfondirla cliccando QUI.

Ancora: Tiana riflette un’altra caratteristica del Cancro, segno in apparenza timido e schivo, ma dotato di una “corazza durissima” e di ottime “armi difensive”. D’altro canto il “granchio”, l’animaletto alla base dell’iconografia del segno, se ne sta nella tana, defilato, preferisce l’ombra alla spiaggia assolata. Ma se qualcuno tenta di stanarlo, ecco che scattano le chele! O come la mamma gatta, sorniona e mansueta, che se qualcuno le tocca i cuccioli si trasforma in una tigre. Il Cancro ha un istinto di protezione che non ha pari in tutto lo Zodiaco. Da qui nascono il senso della famiglia, della sicurezza, di appartenenza, delle abitudini e tutti gli altri valori normalmente associati al segno. In fondo quello che il Cancro ricrea attorno a sé è un clan, e farne parte è come stare in una botte di ferro: stai pur certo che lui per primo si prenderà cura di te.

Buon Natale e buon 2024, Cancro!
Con amore,
xxx
S*



 
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