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ASTRO-QUARK: LE ERE ASTROLOGICHE 


Ma ogni Era vede accentuarsi non solo i valori del segno che le dà il nome (l’Ariete, espressione di coraggio individuale) ma anche del suo opposto, conseguenza del fatto che ciascuna coppia di segni opposti forma un’entità inscindibile. Nell’età dell’Ariete si trattava della Bilancia, espressione di equità e giustizia. Ed è infatti che prende forma un più moderno sistema legale: le «Istituzioni di diritto romano» rappresentano ancora la fonte dominante del diritto civile in moltissimi Paesi europei e non solo. 

L’Età dei Pesci

E arriviamo all’Età dei Pesci (dall’Anno Zero ai giorni nostri) iniziata con la nascita di Cristo (Agnello di Dio, ancora un passaggio simbolico interessante) che ne rappresenta probabilmente l’espressione più alta. Passiamo dalle divinità antropomorfe e spesso capricciose dell’Olimpo (sorte nella precedente età dell’Ariete) alla concezione di un Dio immanente nel creato, che si sacrifica inviando sulla terra il Suo unico figlio. Calandolo sullo stesso piano degli essere umani quasi a voler dimostrare che ciascuno di essi dentro di sé ha un frammento di divinità da riscoprire e far risplendere. «Non “me” ma il divino che è in me» è quanto di più Pescino si possa immaginare, rappresentando il superamento dell’individualità e la remissione dell’ego sull’altare di un valore più elevato.

Anche qui troviamo moltissimi riferimenti legati al pesce e alla spiga (simbolo della Vergine, segno opposto ai Pesci). I «pani e i pesci» (il corpo e l’anima), i «pescatori di uomini». Del resto, la contrapposizione tra Pesci e Vergine negli ultimi duemila anni la ritroviamo anche nel costante scontro tra misticismo e logica. Tra una visione cosmologica improntata alla logica newtoniana (Vergine), dove ad ogni azione corrisponde una determinata reazione, alla quale si oppone una visione quantistica (Pesci) dove tutto è immerso in un flusso di sincronicità.

Qua il discorso si allarga ed è impossibile approfondirlo in questa sede, ma senz’altro una delle figure chiave dell’Età dei Pesci è stata quella di Albert Einstein (nato guarda caso proprio sotto il segno dei Pesci). Una figura della quale abbiamo ancora decifrato molto poco e che, per sua stessa ammissione, arrivò a cogliere delle verità celate proprio per la sua capacità di pensare per immagini (Pesci) uscendo dal binario di quella che era stata la fisica (ma ancor prima la logica) dominante fino a quel momento. 

Verso l’Età dell’Acquario…

E dopo aver attraversato quasi diecimila anni (partendo dall’Età del Cancro), arriviamo ai giorni nostri e all’ingresso nell’Età dell’Acquario. Ed è interessante arrivarci con un episodio raccontato in tutti i Vangeli: quando Gesù dà istruzioni agli apostoli per l’Ultima Cena (e quindi per il suo commiato dal mondo terreno) dice loro: «Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d’acqua: seguitelo» (Marco 14,13). Una frase che sembra avere il senso di introdurre l’età del portatore d’acqua (e cioè dell’Acquario) come naturale evoluzione di quella dei Pesci. Incominciamo con la “datazione”, cosa assolutamente non semplice perché tra la fine di un’era e l’inizio della successiva si crea una zona di “crepuscolo” nel corso della quale i loro valori si sovrappongono.

Io credo che a voler trovare proprio un “momento iniziale”,  le primissime note dell’Età dell’Acquario abbiano iniziato a vibrare alla metà del ‘700. La scoperta di Urano, governatore del segno ed espressione di rivoluzione e di progresso. Gli esperimenti con l’elettricità, a partire dal celebre e pericolosissimo esperimento dell’aquilone durante un temporale nel 1752. La rivoluzione industriale, la meccanizzazione, le fabbriche, i primi movimenti sindacali. L’Illuminismo. Se ci pensate bene, rappresentano le premesse logiche – ancor prima che storiche – di tutta l’evoluzione scientifica e sociale di ciò che è venuto dopo. Di due secoli che a livello di innovazione e progresso tecnologico non hanno precedenti nella storia conosciuta del genere umano. (continua)

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