Il Cielo del Momento

Capricorno

BUON COMPLEANNO, CAPRICORNO!


Ciao a tutti! Come state? Da ieri pomeriggio (21 dicembre) il Sole ha lasciato il Sagittario ed è entrato in Capricorno! Alle caratteristiche generali del transito e dei valori che accentuerà nelle prossime settimane ho già dedicato un altro approfondimento, e se l’avete perso lo potete recuperare a questo LINK! Questo post invece è rivolto ai veri “protagonisti” del transito: i nati del segno e a chi in Capricorno ha l’ascendente, la Luna o Venere. Ed è esattamente a voi che dedico queste parole!

La storia che raccontiamo oggi ha origini lontane: parte nel 2008, quando Plutone è entrato in Capricorno. Quella visita ha segnato l’inizio di una fase di grandi risvegli: è stato allora che alcuni nati del segno si sono resi conto di aver smarrito il proprio “grande progetto”, di essersene allontanati senza neanche accorgersene. In certi casi quella del 2008 è stata una doccia fredda, ma allo stesso modo ha rappresentato l’incipit di un nuovo capitolo di vita, perché qualcuno ha aperto gli occhi, e compreso quale fosse la propria “missione”. Da lì in poi, per molti nati del segno è iniziato un percorso di faticoso processo di riallineamento e di riavvicinamento al proprio centro.

Quando si parla di un segno come il Capricorno, vengono fuori subito parole come tenacia, ambizione, pazienza, ostinazione. E sono almeno dodici anni – proprio dal 2008 – che combatti contro tutto e tutti pur di vedere realizzato un obiettivo che nel tempo è diventato quasi una “missione di vita”. La tua perseveranza è granitica, e come cemento armato rende incrollabile l’edificio delle tue certezze. Un buon “cantiere”, però, non ha bisogno solo di materiali resistenti, ma anche di creta malleabile. Ha bisogno cioè di un ingegnere in grado di aggiustare il tiro, apportando varianti d’opera e migliorie a seconda delle circostanze.

Ciò che intendo dire è che negli scorsi anni, a forza di lottare e tenere il punto, potresti esserti irrigidito su certi obiettivi, divenuti quasi punti d’orgoglio. Potresti esserti sentito molto “solo” nella tua convinzione di potercela fare, e ti capisco benissimo. Alla lunga però si corre anche il rischio di inseguire ciecamente determinati traguardi solo per dimostrare al resto del mondo che si sbagliava. E non te ne faccio certo una colpa, perché quello che stai vivendo da dodici anni è un cielo che definirei “agonistico”, che ti ha sottoposto a grandi pressioni e chiesto di dimostrare costantemente il tuo valore.

Perché Plutone – che transita in Capricorno dal 2008 – è un pianeta che ti cambia profondamente. Rappresenta il potere dellinconscio, quella voce fatta di desideri e aspirazioni che grida dentro di noi per essere ascoltata. Qualcuno in quegli anni ha letteralmente aperto gli occhi, si è reso conto di aver smarrito il senso del proprio progetto di vita. Di aver imboccato una strada “sbagliata” perché non corrispondente alle proprie istanze interiori, e ha cominciato a lavorare per rimettersi sulla giusta carreggiata. Non è stato “leggero” (Plutone non lo è quasi mai) ma ha avuto l’effetto di un risveglio, di una rivelazione. Perché quando comprendi la natura della tua “vocazione”, è lì che devi andare: qualsiasi altra direzione sarebbe impensabile.

Per questo, dal quel 2008 ormai lontano, molti nati del segno hanno finalmente (ri)trovato la propria vetta, e sono partiti per una scalata che ha attraversato momenti anche molto difficili (soprattutto dal 2011 al 2014). Momenti in cui la vetta spariva e riappariva nascosta dalle nubi dell’incostanza, o sembrava irrimediabilmente fuori portata. Momenti in cui hai avuto la sensazione di essere l’unico a credere in te stesso, ti sei sentito “tradito” da chi avrebbe dovuto condividere un percorso e invece (per qualunquismo o sfiducia) se n’è tirato fuori con voltafaccia che ancora pesano.

Ma anno dopo anno, metro dopo metro, la capretta proseguiva silenziosa la propria scalata. Senza fermarsi, senza guardarsi indietro o concedersi il lusso di un’esitazione. Ben consapevole, probabilmente, che se guardi giù corri il rischio di bloccarti a metà di una parete rocciosa. Ben consapevole della propria sensibilità (spesso adombrata dall’ambizione attribuita al segno) e del fatto che andare a ripensare a tante delusioni avrebbe potuto minare la sua determinazione. Certo è che tanti anni in marcia hanno finito per “indurirti”. Hanno forgiato in te la tempra del guerriero, ma ti hanno anche spinto a mettere un passo avanti all’altro senza farti troppe domande.

E in questo clima è come tra il 2020 ed il 2021, tra rallentamenti e brusche frenate, il cielo ti avesse spinto a fermarti e a chiederti: «ma chi me lo fa fare?». «Voglio ancora le stesse cose? O la mia è solo disciplina, ostinazione e desiderio di dimostrare che ce la posso fare?». E per certi versi, questi ultimi due anni ti hanno spinto a perderti per ritrovarti. Per trovare una nuova direzione. Tu nell’intero Zodiaco sei il segno che più ama programmare: hai sempre (o quasi) le idee chiare, sai dove stai andando, non temi l’impegno e la dedizione richiesti da ogni grande impresa. L’unica cosa che veramente ti butta giù è la sensazione di aver smarrito la strada e procedere alla rinfusa.

Solo che alle volte “serve”, perché non tutto si può programmare. A volte occorre disattivare il navigatore, puntato su quell’unico traguardo possibile, e seguire l’ispirazione di ciò che ti fa star bene. Occorre smarrire temporaneamente la vetta, per trovare quel sentiero che ti ci può portare e che mai avevi considerato prima. Perché c’è una cosa che devi riconoscerti: negli ultimi tempi, mollando un p0′, hai scoperto più cose su te stesso di quante ne avessi mai intraviste in precedenza. Ti sei reso conto di saper fare molto di più di quanto pensassi, in ambiti mai contemplati prima. (continua)

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