Astro-Curiosità

LA CUSPIDE, TERRA DI CONFINE


Ciao a tutti! Come state? C’è una domanda che ricevo di continuo… insieme a quella sull’ascendente, è forse la più gettonata di tutte: la “cuspide”. Eh già, perché in qualche modo chi è nato in prossimità del “confine” tra due segni si sente un po’ apolide dal punto di vista astrologico, non sa a quale segno appartiene. E la confusione cresce perché non esiste un “calendario zodiacale” diciamo così “assoluto”. L’orario esatto in cui il Sole cambia segno passando in quello successivo, infatti, è leggermente diverso di anno in  anno. E quindi chi nasce nel giorno del “cambio segno” deve necessariamente verificare (inserendo l’orario di nascita e gli altri dati sui vari siti che calcolano il tema di nascita) se appartiene al segno uscente o se già è entrato nel segno successivo. 

Non solo: in certi anni, cambia addirittura la data in cui il Sole cambia segno. Così, ad esempio, il passaggio del Sole tra Pesci ed Ariete è fissato per il 21 marzo. Ma ci sono anni in cui il Sole entra in Ariete nella serata del 20 marzo, ed anni in cui lo fa nel corso della giornata del 21. Di conseguenza, possono esserci anni in cui chi nasce il 20 marzo a fine giornata è Ariete, e anni in cui è ancora Pesci. La prima regola “aurea”, quindi, è che se siete nati nel giorno in cui il Sole cambia segno, dovete necessariamente controllare a quale segno appartenete, senza darlo mai per scontato in base al calendario solitamente utilizzato che, come dicevo, è puramente indicativo. 

Detto questo, si definisce “cuspide” la zona di confine che copre gli ultimi due gradi del segno precedente (il 28° ed il 29°), ed i primi due del segno successivo (il grado 0° ed il grado 1). Chi nasce in questi gradi, a prescindere dal proprio segno di appartenenza, ha indubbiamente un mix di caratteristiche di entrambi i segni. E allargando il discorso, va detto che la prima decade di ogni segno risente (anche se in maniera minore) delle caratteristiche del segno precedente.

Perché lo zodiaco non è una sequenza di dodici segmenti tagliati con l’accetta, quanto piuttosto uno spettro cromatico (proprio come l’arcobaleno) dove ciascun colore lascia spazio al successivo con una zona intermedia di “mezzitoni” dove entrambi i segni convivono. Questo significa che un Ariete degli ultimissimi gradi sarà più costante e pragmatico di un Ariete “puro”, o che un Toro dei primissimi giorni avrà qualche nuance del fuoco Arietino, e così via per tutti i segni. La prima conseguenza, quindi, se siete nati in prossimità di una cuspide è cercare dentro di voi alcune delle caratteristiche tipiche del segno confinante.

La seconda conseguenza, più complessa, riguarda la lettura dell’oroscopo. Occorre leggere anche quello del segno confinante? Questa è una domanda alla quale non si può rispondere con una formula valida per ogni situazione. Diciamo che in presenza di un transito importante che lega i due segni occorre leggere anche il segno confinante. 

Mi spiego con un esempio. Molti sanno che Saturno adesso transita in Acquario, e quindi tocca il Leone con l’opposizione, il Toro e lo Scorpione con la quadratura. In questo momento è sui gradi centrali, per cui non si pongono particolari questioni per i segni confinanti. Ma quando arriverà agli ultimissimi gradi dell’Acquario, inizierà a far sentire la propria influenza anche sui primissimi gradi dei Pesci (che confinano con l’Acquario), della Vergine, che confina con il Leone ed inizia a sentire l’opposizione. Allo stesso modo, anche i primissimi gradi di Gemelli e Sagittario inizieranno a sentire l’eco della quadratura.

In un caso del genere, infatti, è vero che Saturno tecnicamente parlando è ancora in Acquario, ma è talmente vicino al confine che i suoi influssi passano ai segni seguenti. Un po’ come capita alle zone geografiche di frontiera, che captano i segnali dei gestori telefonici trans-frontalieri. Insomma, chi è nato nel pieno di un segno (dal 3° al 27° grado) è come se avesse una villa al centro di un parco. Quando un determinato pianeta è uscito dal segno e dal parco, si è allontanato e non se ne parla più. Chi nasce alla cuspide, è come se stesse vicino al confine che separa la proprietà da quella del vicino: se un pianeta passa al villino accanto,  per un po’ di tempo resta sempre molto vicino e se ne percepisce l’influsso.

E’ difficile quindidare una risposta generale. Si può dire che ogni volta che un pianeta “lento” (di norma Giove, Saturno, Urano, Nettuno o Plutone) cambia posizione, chi è nato nei dintorni della cuspide potrebbe ritrovarsi molto anche nel segno adiacente. E questo non vale solo per il segno adiacente a quello che ospita il pianetea, ma anche per i segni adiacenti a quelli toccati da aspetti importanti. Io spero di non avervi incasinato le idee peggio di prima, e sul tema della cuspide continuerò a scrivere man mano che si verificano transiti che legano due segni confinanti! 

Insomma, un po’ per volta cercherò di dare un “passaporto” e una nazionalità anche a tutti coloro che finora si sono sentiti “apolidi dello Zodiaco” scrivendo appositamente per loro dei “correttivi” sul normale oroscopo!

Grazie sempre per l’attenzione che mi riservate. Un abbraccio a tutti!
xxx
S*

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