PESCI: IL TUO FIORE PER IL 2020

PESCI: IL TUO FIORE PER IL 2020
In collaborazione con David Zonta

Che fiore sei: IL PAPAVERO
Caro Pesci, l’anno scorso ti ho dedicato la Peonia che, con la sua bellezza regale ed universalmente riconosciuta, rappresentava la “chiamata” del 2019 ad impegnarti fino in fondo, a non abbassare la guardia per conquistarti il “trono” di una posizione più importante. Quest’anno proseguiamo sulla stessa scia, aggiungendo però un tassello in più. Ormai, infatti, sul quel trono ci sei seduto, anche se in molti casi non te ne rendi pienamente conto, e questo 2020 te ne darà la conferma. Se il cielo del 2019 rappresentava la “chiamata al trono” di un re incerto e timoroso, il 2020 rappresenta invece la sua “incoronazione”. Quella visione d’insieme, fatta di riconoscimenti e di incarichi più importanti, che permette di dare un senso agli sforzi degli ultimi cinque anni. E soprattutto di cogliere il frutto di quanto hai seminato finora. 

Per questo, ti ho dedicato un fiore che ha bellezza da vendere. Che ha ispirato artisti di fama mondiale, come Monet e Van Gogh, diventando un’icona amata dalla quasi totalità delle persone al mondo. Ma è anche un fiore che, per così dire, non si cura tanto della forma. Non si preoccupa di essere perfetto per apparire, perché la sua perfezione sta anche nell’imperfezione.

A differenza della Peonia, che per farsi ammirare attende il momento esplosivo della fioritura, quando è assolutamente certa di stordirti di bellezza, il Papavero è un fiore molto più sicuro di sé, forte del proprio valore. Così tanto da non curarsi di esporsi solamente nella sua miglior veste. Perché ogni veste è quella “migliore”, e finalmente ne è consapevole.  Caro Pesci, ti presento il Papavero, un fiore che è un Re consapevole e che ti prenderà per mano, e con passo sicuro ti accompagnerà in quest’anno nuovo, l’anno della tua consacrazione. Consapevole del proprio valore, di una posizione costruita nel tempo ma che, proprio per questa ragione, sa resistere al tempo. 

Il Papavero rosso, Papaver Rhoeas, (parlerò del più comune, ma è come se lo facessi per tutta la sua famiglia), possiede qualcosa di diverso da tutti gli altri fiori. Risulta difficile da spiegare, ma la sua bellezza è ipnotica, carismatica. Quando lo incontri, non puoi fare a meno di girare la testa per ammirarlo.

Ha un esile stelo, contorto e sinuoso come un collo di cigno ricoperto da una sottile peluria sensibile e ricettiva. Si erge sopra a tutto, slanciato e sicuro. Il bocciolo del fiore si apre spaccandosi con forza inaspettata, come una roccia che aprendosi, spiega petali che paiono carta stropicciata, delicata e forte in egual misura. La peluria sul gambo è come pelle d’oca, indica l’emozione continua d’uno spettacolo così intenso e così fugace. Il papavero è un rapimento senza riscatto e senza rilascio, puoi solo amarlo intensamente. D’altra parte è un fiore regale, forte, sicuro di sé, proprio come te. Lo so, in questo momento forse non ti riconosci fino in fondo in questa descrizione ma… ne parliamo a fine anno!

Buon 2020!

Simon & David Zonta

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