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OROSCOPO

VENERE IN PESCI: FINE DI UN CICLO, PRELUDIO DI UN NUOVO INIZIO


Ciao a tutti! Come state? Da qualche giorno (lunedì 11 marzo) Venere la lasciato l’Acquario per entrare in Pesci, dove resterà fino al prossimo 5 aprile. Attraversando il segno dei Pesci, Venere percorre l’ultimo tratto dello Zodiaco e chiude un ciclo iniziato all’inizio dello scorso anno. La prima considerazione da fare su questo transito, quindi, è che rappresenta una sorta di “summa” di tutto ciò che abbiamo seminato e coltivato negli ultimi 12 mesi sul fronte dei rapporti interpersonali. Come tutti sanno, infatti, Venere è il pianeta dell’amore, ma in realtà ha un ministero molto più vasto perché sovrintende l’armonia, l’unione, la collaborazione e ogni forma di “accordo”. A cominciare, naturalmente, proprio dalle relazioni affettive.

Il segno in cui transita, invece, descrive le modalità attraverso le quali Venere esprime questa sua funzione di “ministra dei rapporti interpersonali”. In questo caso lascia un segno d’Aria (mentale e più astratto) per entrare in un segno d’Acqua (elemento delle emozioni) dove si trova più “a proprio agio”. In Pesci infatti può esprimere al meglio quella tenerezza, quello spirito di accoglienza e quell’apertura verso l’altro che rappresentano la vera essenza di Venere. Entrando in Pesci, tra l’altro, entra “in casa di Nettuno” (governatore dei Pesci), pianeta della spiritualità e delle ispirazioni più profonde. Nettuno è come il Sacro Graal. E’ quel simbolo in nome del quale l’uomo guarda al cielo in cerca di risposte più “alte”, meno materiali, ai propri interrogativi.

Allo stesso tempo, però, Nettuno è anche il pianeta della confusione, perché ogni ricerca di elevazione comporta sempre un certo rischio di perdere contatto con la realtà. Come dicevo, siamo nel regno dell’Acqua (elemento delle emozioni) dove gli oggetti appaiono notoriamente più grandi e vicini di quanto non siano realmente. Siamo nelle acque aperte di un’emotività – quella dei Pesci – in continuo movimento, le cui onde possono portarci lontano dalla costa della concretezza. Dove le sirene incantano i naviganti rischiando di far perdere loro la rotta. Allo stesso modo, Nettuno risveglia un senso di elevazione spirituale molto forte nel quale, però, a volte rischiamo di smarrirci.

Tutta questa premessa per dire che Venere in Pesci risveglio certamente il lato più spirituale e idealistico dell’amore (Nettuno che eleva), ma c’è il rischio che un amore così idealizzato non trovi riscontri nella realtà (Nettuno che confonde). Risveglia una maggiore empatia verso il prossimo, una sensibilità più acuta per i problemi degli altri, un senso di amore universale, tutti aspetti che di per sé sono sani e nobilitanti (Nettuno che eleva). Allo stesso tempo però rischia di far apparire quasi “soffocanti” (come per un pesce fuori dall’acqua) certe routine che invece fanno parte della vita, perché servono a mettere dei punti fermi (ancora una volta Nettuno che confonde). Oppure, c’è il rischio di cercare una perfezione nell’amore che non trova riscontro nella realtà perché, ognuno a modo proprio, siamo fatti tutti anche di difetti e asperità. 

Tra breve vedremo gli effetti specifici segno per segno. Volendo astrarre però si potrebbe dire che l’insegnamento che Venere in Pesci porta all’intero zodiaco è “ama il tuo prossimo come te stesso”. Perché “amare l’altro” significa “amare se stessi”. Perché oltre le divisioni apparenti di questo “piano materiale di realtà”, il prossimo non è diverso da te: è solo altro “fiocco di neve”, un’altra versione (originale e irripetibile) della stessa matrice. E forse ciò che in questo piano di realtà sembra “molteplice”, ad un piano più elevato è Uno. Lo stesso vale però anche all’inverso. Per chi tende infatti verso una dimensione “sacrificale” dell’amore, per chi tende a mettere da parte le proprie cose per fare spazio all’altro, vale il principio opposto: “ama te stesso come ami il tuo prossimo”. Perché a volte per compiacere l’altro, finiamo per annullarci. Ma così facendo, annulliamo anche le qualità, le caratteristiche per le quali l’altro ci ha scelto. E quello che ai tuoi occhi sembrava un gesto per andargli incontro, finisce per essere una auto-negazione che lo allontana. 

Come dicevo poco fa, Venere sta attraversando l’ultimo segno e percorrendo quindi l’ultimo tratto dello Zodiaco. Ma capovolgendo la prospettiva, i Pesci sono anche il segno che precede il primo, e rappresentano quindi il preludio di un nuovo ciclo che sta per cominciare. Segnano, in altre parole, uno spazio di riflessione e di rielaborazione emotiva. Per questo motivo, Venere in Pesci accende in po’ per tutto lo Zodiaco un senso di riflessioni e bilanci in amore. Chi ha recentemente chiuso una relazione potrebbe trovarsi a vagare con la mente nel terreno nebbioso dei ricordi. Come dicevo prima, Nettuno è signore delle ispirazioni ma anche della confusione: attenzione perché Venere in Pesci potrebbe portare alla memoria i momenti più belli (ammantati di nostalgia e di malinconia) mentre potrebbe mettere in ombra i problemi, le difficoltà e le reali motivazioni che hanno determinato la fine di un amore.

Allo stesso modo, però, Venere in Pesci è anche un “balsamo” che predispone al nuovo, e aiuta chi ha appeso il cuore al chiodo a ritrovare il desiderio di aprirsi ad un nuovo capitolo di vita. Perché in fondo, considerando lo Zodiaco come se fosse un film dove ogni segno rappresenta un diverso punto della trama, i Pesci corrispondono forse al buio in sala dopo la proiezione. A quella parentesi d’infinito nella quale tutto è possibile. A quello spazio sospeso che ci permette di entrare in contatto con la nostra emotività, attingendo la forza necessaria a ripartire con qualcosa di nuovo. Perché nello zodiaco, a differenza di un film, non esiste la parola “FINE”, ma esiste solo un nuovo inizio.

In questo senso, è molto interessante raccontare due “incontri” che Venere avrà nel corso del transito con due “personaggi” molto importanti, che incarnano due funzioni diametralmente opposte. Il primo incontro è intorno al 22 marzo (giorno più, giorno meno) con Saturno, il pianeta del rigore ma ancor prima del senso di realtà, avverrà al 12° grado dei Pesci e ha spesso il senso di riaprire gli occhi su una serie di situazioni costruite su un terreno incerto. Può creare talvolta delle “delusioni” sul fronte dei rapporti, che però sono solamente il rovescio della medaglia delle “illusioni”, di tutte quelle volte in cui abbiamo proiettato in un rapporto solo ciò che volevamo vedere. O di tutte quelle volte in cui non ci siamo voluti rendere conto che un rapporto (di coppia o professionale) non aveva più molto da dare. 

Sono andato a guardare il simbolo sabiano associato al 12° grado dei Pesci, dove Venere incontra Saturno e ci ho trovato un’immagine straordinaria: «UNA SPADA, USATA IN MOLTE BATTAGLIE, SI TROVA ORA IN UN MUSEO». In altri termini, la capacità di riconoscere quali siano in generale le “battaglie” sul fronte dei rapporti che vale la pena di continuare a tenere in piedi, e quali invece abbiano fatto il loro tempo. In questo senso la congiunzione tra Venere e Saturno ci fa capire quali siano le spade che è arrivato il momento di deporre, le situazioni in cui le abbiamo provate tutte fino a mettere da parte noi stessi. E adesso basta. In questo senso, Venere in Pesci equivale a un “Amen”, a un “vada come deve andare” anziché spendere tempo ed energie personali per portare avanti una lotta con i mulini a vento. Dal momento però che siamo alle prime note della primavera, molto spesso il senso di questa “resa” (soprattutto per Vergine, Sagittario e Gemelli) è preparare il campo a qualcosa di nuovo che, altrimenti, non potremmo accogliere. 

Il secondo incontro di Venere è invece quello con Nettuno ai primi di aprile (3 aprile, anche qui giorno più, giorno meno). Si congiungono al 27° grado dei Pesci, al quale pure è associato un simbolo sabiano meraviglioso di cui parlerò tra poco. Diciamo che qui l’invito è assolutamente opposto a quello della precedente congiunzione, ed è proprio quello di non smettere di crederci, se parliamo di situazioni che a dispetto delle apparenze o dei limiti del presente, possono crescere in futuro. Un invito a non rinunciare al sogno (termine che meglio di qualsiasi altro sintetizza il simbolo di Nettuno), a non perdere le speranze per chi in questo momento sta vivendo una situazione sterile, arida, che non lo emoziona più. Il simbolo è «UN GIARDINO FERTILE SOTTO LA LUNA PIENA». Pensate che intensità: la Luna Piena (massima espressione dell’astro notturno) mette in luce un “terreno fertile”, delle situazioni cioè che, benché non ancora pienamente realizzate, hanno comunque dentro di sé un forte potenziale. 

Pensate che architettura potente: Venere percorre il segno dei Pesci, l’ultimo ma anche quello che precede il primo, e sulla sua strada incontra Saturno e Nettuno. Il primo la invita a lasciar andare ciò che non ha più senso di essere trascinato (e quindi di dare un taglio al passato “passato”), mentre il secondo la invita a credere di più in ciò che può rappresentare il futuro di un nuovo inizio. Io lo trovo di una profondità straordinaria. Per il momento comunque ci siamo concentrati sugli aspetti generici del transito, più tardi invece uscirà un approfondimento segno per segno!
Un abbraccio e buona Venere in Pesci a tutti!
Con amore,
xxx
S*

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