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BUON ANTI-COMPLEANNO, SAGITTARIO!


BUON ANTI-COMPLEANNO, SAGITTARIO!

Ciao a tutti! Come state? Alle 10.31 di domani mattina, lunedì 17 giugno, il Sole in Gemelli e la Luna in Sagittario si incontreranno dai lati opposti dello Zodiaco per formare la Luna Piena in Sagittario, l’ultima di questa primavera. Si tratta di una Luna Piena particolarmente potente, data la vicinanza della Luna a Giove, il pianeta dell’espansione, e spesso “amplifica” tutto ciò che tocca. La sua “funzione” zodiacale ora che transita nel suo domicilio naturale (il Sagittario) è proprio quella di spingerci a guardare oltre l’immediatezza del presente per scorgere un futuro migliore. 

In questo periodo però Giove forma una quadratura con Nettuno, pianeta dell’elevazione spirituale ma anche della confusione. Dal loro braccio di ferro sorge un tema centrale per tutto lo Zodiaco in questo periodo, ed in particolar modo per i “segni mobili” (Gemelli, Vergine, Sagittario e Pesci). Un tema che potrei riassumere così: ritrovare la spinta giusta per costruire un futuro migliore, senza perdere di vista però la realtà dei fatti. Aprendo gli occhi su una serie di situazioni che vanno “gestite” (aggiustate, sistemate, migliorate) ma non “ignorate”, prese sottogamba. Perché “pessimismo” ed “ottimismo” rappresentano gli estremi di un asse che trova il suo equilibrio nel realismo, la giusta via di mezzo. 

Questo è un tema fondamentale in questo periodo un po’ per tutti i segni, ma in questo periodo tocca da vicino il Sagittario, il segno che ospita Giove e la Luna Piena, e che sta attraversando quella fase che io chiamo di “anti-compleanno”. E’ il momento centrale e culminante del “viaggio intorno all’anno” iniziato sei mesi fa (tra il 22 novembre ed il 21 dicembre circa), quando il Sole era in Sagittario e i nati del segno festeggiavano il compleanno. L’anti-compleanno è il punto opposto sul cerchio zodiacale, portale di passaggio tra la prima metà dell’anno del Sagittario (chiamiamolo il viaggio di andata) e la seconda “metà” (il viaggio di ritorno).

E soprattutto rappresenta il momento di massima consapevolezza nell’intero ciclo che inizia  al compleanno e termina al compleanno successivo. Quando attraversiamo questo portale, comprendiamo con maggiore chiarezza il senso e la direzione del viaggio: dove stiamo andando? Che cosa stiamo diventando? Cosa non vogliamo più essere? Quali progetti ci stanno davvero avvicinando al nostro “centro”? Quali invece rappresentano solo vecchie abitudini che non rispecchiano più fino in fondo la nostra nuova immagine?

E’ come uno specchio nel quale guardarsi e riconoscersi in una nuova immagine che sta emergendo, alla luce della quale passare in rassegna ciò che fa parte della nostra vita. Le cose che funzionano bene, che sono vive e che riflettono l’immagine che sta venendo fuori, ci riempiono d’amore fino alle lacrime. Sono i nostri “sì”, le conferme dei progetti che val la pena di coltivare, delle relazioni nelle quali fondersi realmente. Sono i “lineamenti” della nostra nuova immagine, sono le “cose” da portare sull’arca di Noè che ci traghetta verso la nostra vita rinnovata.

Le cose (che si tratti di progetti lavorativi, d’iniziative personali o di relazioni interpersonali) che avvertiamo invece come “superate”, che ci sembrano vecchie, obsolete, nelle quali non ci riconosciamo più, da qui in poi ci diventano quasi insopportabili. Sono i nostri “no”, le cose che non vogliamo portare con noi sull’arca verso una nuova vita.

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