Il Cielo del Momento

BUON COMPLEANNO, RE LEONE!


Tutto questo l’ho trovato in un film, sul quale mi è successa una cosa strana: non l’ho dovuto cercare, perché è stato il film a trovare me. Mi girava in testa infatti l’immagine di questo Leone risvegliato che ritrova la voglia di spaccare tutto ciò che lo tiene ingabbiato, e mi è tornato in mente il titolo di un film Walt Disney di qualche anno fa: “Ralph Spaccatutto”. Non l’avevo, non sapevo neppure di cosa parlasse, ma sulla scia di questo insolito “suggerimento” sono andato a recuperarlo. E sono rimasto sbalordito. Naturalmente parliamo di un cartone animato, pieno di situazioni sopra le righe, ma per certi versi l’ho trovato assolutamente calzante. 

Due parole sulla trama. Ralph è il «cattivo» di un videogioco anni ’80: il suo compito è buttar giù un palazzo che il protagonista del gioco (Felix Aggiustatutto) provvederà poi a riparare con il suo martello magico. Si trova cioè relegato in un ruolo che svolge al meglio ma che inizia ad andargli un po’ stretto. Anche perché alla fine di ogni partita, Felix si becca una medaglia mentre Ralph viene scacciato in malo modo. Tanto che Ralph, ad un certo punto, inizia a maturare un comprensibile malcontento. Non è che non gli piaccia il suo lavoro, solo che lo trova limitante: sa di saper fare molto di più, di avere altro da esprimere, e vuole avere l’occasione giusta per farlo. 

Così decide di dire “basta”: molla il gioco e va a cercare altrove ciò che lì non riesce a trovare. Un mondo più vasto, meno rigido e codificato, nel quale mettersi alla prova. Liberandosi di vecchi schemi che iniziano ad essere limitanti e ripetitivi. Un mondo che da antagonista possa trasformarlo in protagonista, e dove le sue qualità siano apprezzate e valorizzate come meritano. Tra l’altro, guarda caso, non appena lascia il suo videogioco, immediatamente si rendono conto della sua importanza, visto che senza la sua presenza il gioco rischia la chiusura. Sparito lui, infatti, si rendono conto di chi fosse la vera star: senza Ralph a buttar giù tutto, Felix non ha nulla da riparare e il gioco non esiste più. E una volta uscito da quel piccolo mondo chiuso, Ralph trova la ribalta giusta per dimostrare a tutti (e per primo a se stesso) di essere un eroe.

Per farlo, però, Ralph deve passare attraverso videogiochi dove non è mai stato prima, dove vigono regole diverse e nei quali si sente un pesce fuor d’acqua. Deve mettersi in discussione in “mondi” dove nessuno lo conosce e rimettersi in gioco partendo da zero. Perché – e questo è un altro punto fondamentale nel film ma prima ancora per te – se vuoi evadere da un’immagine, da un ruolo lavorativo, da una città alla quale non appartieni più, devi prima rinunciare ad un “trono”, ad uno status, a qualcosa che hai già costruito ma che non fa più al caso tuo. È come una virata in barca a vela: prima di assumere una nuova andatura che ti porti dove vuoi andare, devi mettere la prua al vento e passare per un angolo cieco. Per un punto, cioè, in cui hai il vento opposto e le vele sbattono. (continua)

Altro da Il Cielo del Momento