Il Cielo del Momento

BUON COMPLEANNO, RE LEONE!


E se la storia di Ralph ti può sembrare troppo astratta, ti propongo la mia (visto che sono ascendente Leone). Nei mesi scorsi ad un certo punto mi sono sentito “strangolato” dal processo che, anno dopo anno, porta ad uscire con un libro in autunno. Rinunciare alle vacanze, dopo un anno intero al chiodo, per lavorare tutta l’estate senza staccare un attimo. Per carità, essendo uno sgobbone l’avrei anche potuto fare, proprio come l’ho fatto negli anni passati (non avendomi neanche sfiorato l’idea di potermi sottrarre). Però c’era un altro fatto che mi ha attraversato la mente e che è stato decisivo: a forza di lavorare no-stop in questa maniera, non avrei potuto fare altre cose (nuove, ancora da rodare) che invece mi stanno molto a cuore. Ed ecco che, con l’arrivo della primavera, come d’incanto, decido di non farlo.

Mi gioco un “trono”, rischio di deludere le aspettative di moltissime persone, so già che passerò l’autunno a giustificarmi per questo. Ma in ballo c’era una posta più alta per me ed era proprio quella di seguire le mie aspirazioni. Poter investire energie sul sito, nella Scuoletta e in tante altre cose che al momento vivo solo nella mia mente. E così, ho fatto come Ralph. Ho girato la prua verso un orizzonte che negli anni passato non avevo neanche intravisto. E ho provato una fortissima spinta vitale: il desiderio di rimettermi in gioco, di fare cose nuove, di buttarmi nella vita. Ho cominciato la traversata del Mar Rosso (uno dei tanti che ognuno di noi ha) e ho mi sono diretto verso una terra promessa tutta da scoprire.   

E qui arriviamo ad un altro punto centrale. Più volte ho definito quest’anno come un passaggio del Mar Rosso per i segni Fissi, ai quali appartiene anche il Leone. Segni che amano costruire nel tempo punti fermi dai quali fanno poi fatica a staccarsi. In particolare, per il Leone la “fissità” si esprime nell’orgoglio di dover ammettere, ad esempio, che una decisione non lo sta portando nella direzione desiderata. Si esprime nell’importanza che attribuisce agli altri, per i quali spesso diventa un punto di riferimento, e nel timore di tradire le aspettative del suo pubblico. Si esprime nel fatto di avere aspirazioni personali molto alte, e di aver paura di dover ricominciare daccapo.

Ma se il 2020 ha messo chiaramente in luce un certo stato di “prigionia” (inteso come una vita che non lo appaga più), man mano che entriamo nella seconda metà di questo 2021, il Leone trova la spinta giusta per affrontare l’attraversamento del Mar Rosso. Potrei dirti tante cose “tecniche” su questo periodo. Potrei dirti che Giove e Saturno sono in opposizione, ben sapendo che una certa astrologia li reputa aspetti “non buoni”. Ma non sono d’accordo e quindi non te lo dico. Certamente, la loro opposizione rende quest’anno cruciale, importante, forse non “leggero” ma anche assolutamente risolutivo. Perché dopo anni più dimessi, restituisce al Leone il suo ruggito. La voglia di lottare per ciò che desidera, per spezzare le sbarre e frantumare la gabbia. Gli restituisce l’orgoglio, il desiderio di dire “adesso penso a me”

e questo è quasi paradossale perché il Leone passa per essere il grande “protagonista”, il segno che più di ogni altro riesce a mettere se stesso al centro della scena. E invece… negli anni scorsi è rimbalzato sul lato opposto: prima venivano i doveri, la famiglia, i figli, qualsiasi altra cosa. L’unica forma di “protagonismo” che si concedeva era la frustrazione con la quale guardava ciò che non lo appagava più e sospirava, faticando a fare una differenza. 

E allora, ben vengano le opposizioni di Giove e Saturno. E ben venga il fuoco ti riaccendono dentro. Perché un Leone ardente, indomito, forse persino incazzato è di gran lunga meglio di un Leone spento e rassegnato. E in te (in noi, considerando il mio ascendente) quest’anno di “spento” non vedo assolutamente nulla. E visto che parliamo di un ritorno della fiamma olimpica dentro di te, voglio chiudere questo augurio con le parole di un brano che mi ha sempre fatto pensare al tuo segno e che, ora più che mai, mi sembra pertinente. Parlo di “One moment in time”, il brano di Whitney Houston (Leone) che inaugurò le Olimpiadi Estive del 1988. «Dammi solo un istante in cui i miei sogni sono alla mia portata e le risposte dipendono solo da me. In quell’unico istante sarò libero e sentirò l’eternità».

Perché questo ciò che si addice al Re dello Zodiaco: riprendere in mano lo scettro delle sue decisioni. Ed è questo che ti auguro dal profondo del cuore. 

Buon compleanno, Leone.
Con amore,
xxx
S*

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