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I PIANETI “REMOTI”: URANO, NETTUNO E PLUTONE


Noi riprendiamo il nostro viaggio nei secoli. La Storia, si sa, procede per azione e reazione, per tesi ed antitesi (meno spesso, per sintesi). Abbiamo parlato di un ‘700 di innovazione e di industrializzazione, e la reazione non tarda a farsi sentire. Entriamo infatti nell’Ottocento, un secolo di recupero del senso della dignità umana, con la nascita delle prime organizzazioni umanitarie, con l’introduzione del concetto di “beneficenza” (che nasce per dare una mano a coloro che dal 700 non avevano tratto alcun beneficio, i disoccupati Dickensiani).

E l’araldo di tutto questo è Nettuno, scoperto da un francese nel 1848, pianeta del Romanticismo nel senso più alto del termine. Nettuno è il Graal. E’ quella forza misteriosa e potente che spinge l’uomo a guardare verso l’alto, ad interrogarsi sul senso della vita, e a superare i confini del proprio egoismo per raggiungere qualcosa di più alto ed universale. È questo il Nettuno degli ideali, signore dei Moti e delle Rivoluzioni dell’800, dei tanti che hanno reagito alle ingiustizie sociali del 700 con la propria vita. Ma Nettuno è anche il signore degli oceani, e come si sa le cose in acqua appaiono più grandi e vicine di come non siano in realtà.

Di conseguenza, Nettuno è sì il pianeta degli ideali e del sacrificio, dell’ispirazione e del l’elevazione spirituale. Ma è anche il pianeta della confusioni, della perdita del senso del Sé, che se ci fate caso è il rovescio della medaglia della rinuncia all’egoismo per sacrificare la propria vita ad un ideale. A forza di andare oltre me stesso per unirmi ad un senso di umanità più ampio, io perdo il senso dei miei confini personali. E infatti sempre nell’’800 abbiamo la nascita delle prime forme di “fuga dalla realtà”, dall’alcolismo alle prime tossicodipendenze, fino ad arrivare alle forme più elevate di traduzione artistica di questo senso di rifiuto del reale con i Poeti Maledetti. L’800 è anche il secolo della nascita della Croce Rossa e della medicina moderna. E’ il secolo che vede nascere la chirurgia grazie all’invenzione dei primi anestetici: in termini simbolici, un’altra forma di fuga dalla realtà.

E anche nel nostro tema di nascita, Nettuno indica il sogno. Il nostro bisogno di evadere dalla griglia della materialità per elevarci su un piano più alto. Indica la nostra spiritualità, il nostro rapporto con il mistico, la nostra immaginazione. Anche in questo caso il segno in cui cade è molto legato alla generazione dal momento che Nettuno trascorre ben quattordici anni in ciascun segno zodiacale. Il cambio di segno di Nettuno è qualcosa che si riflette nell’immaginario collettivo e nelle sue produzioni creative.

Tanto per fare un esempio, i nati degli anni ’60 avevano Nettuno in Scorpione e l’immaginario degli scrittori letterari era molto più legato alla sensualità, all’erotismo, all’abbandono. Allo scavo nelle profondità psicologiche, all’indagine, al noir, tutti temi legati strettamente legati allo Scorpione. I nati degli anni ’70 avevano invece Nettuno in Sagittario, molti più legati allo spazio, alla fantascienza, al fantasy. Molto più orientati al viaggio verso il lontano che non allo scavo nelle profondità.

La Casa in cui si trova Nettuno nel nostro tema di nascita indica invece un’area della vita nella quale tendiamo a fantasticare. E se questo da un lato può essere fonte di grande ispirazione, dall’altra può portarci a non vedere le cose con assoluta chiarezza. Può indicare un’area nella quale facciamo fatica a mettere confini ben marcati perché, al contrario, la vocazione di Nettuno è proprio quella di dissolvere le barriere e (con)fondersi con gli altri. Se volete conoscere il segno in cui cade Urano nel vostro tema di nascita, potete utilizzare questo LINK. (continua)

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