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LUNA PIENA TORO

LA LUNA PIENA DELLA METAMORFOSI


Sto volutamente parlando in termini larghi, senza soffermarmi su determinati, perché il potere della Luna Piena non conosce confini e attraversa la Zodiaco in lungo e in largo. Più avanti dirò qualcosa nello specifico per i vari segni, ma per il momento restiamo concentrati sui valori e sui messaggi di questa Luna Piena. Per decifrare il suo messaggio, come al solito mi affido ai Simboli Sabiani associati ai gradi in cui si forma la Luna Piena, che sono rispettivamente il 16° grado dello Scorpione (che ospita il Sole) ed il 16° grado del Toro, nel quale transitano la Luna e Urano. Se ancora non li conoscete, i Simboli Sabiani sono 360 immagini simboliche (una per ciascun grado dello Zodiaco) elaborate agli inizi del ‘900 da Marc Edmund Jones (uno dei padri dell’astrologia moderna) insieme alla sensitiva statunitense Elsie Wheeler. Alcuni sono decisamente “criptici”, ma nel complesso possono rappresentare una guida e un’ispirazione interessante. Io li uso molto proprio nella lettura delle Fasi Lunari, e anche in questo caso sono del tutto illuminanti, perché ci descrivono perfettamente quel “doppio binario” (interno-esterno) sul quale corre la rivoluzione di cui stiamo parlando.

Cominciamo dal 27° grado della Bilancia, che ci parla di un «UNA DONNA, PIENA DEL PROPRIO SPIRITO, È PADRE DEL PROPRIO FIGLIO» un simbolo che fa pensare all’autosufficienza nei nostri processi creativi, laddove naturalmente non parliamo della procreazione ma di qualsiasi processo che miri a creare la nostra realtà. Ad imprimere i raggi della nostra identità su ciò che abbiamo attorno. A maggior ragione poi se, come dicevo, la realtà di fuori non somiglia alla geografia dei nostri desideri interiori. Ma è anche un simbolo che suggerisce che questa autosufficienza di realizza nel momento in cui siamo in grado di contattare dentro di noi sia i valori “maschili” di affermazione, assertività, progettualità, sia i valori “femminili” dell’intuizione, della comprensione, e della capacità ricettiva. Questo è un discorso che travalica naturalmente la distinzione tra uomo e donna, perché sia gli uomini che le donne hanno valori maschili (associati al Sole e a Marte) e valori femminili (associati alla Luna e Venere). Metterli in equilibrio è una delle cose più difficili nella vita perché generalmente ci identifichiamo con un polo negando quello opposto. 

In maniera impressionante, all’altro capo dello Zodiaco – al 16° grado del Toro – c’è un simbolo che completa il discorso. Il simbolo dice infatti «UNA BATTAGLIA SIMBOLICA TRA “SPADE” (DISCEPOLI DELLA POTENZA) E “TORCE” (DISCEPOLI DELL’ILLUMINAZIONE)» e anche qui abbiamo la contrapposizione tra due forme di “potere” personale, dove una sembra contrastare l’altra ma entrambe sono necessarie per un sistema che possa dirsi completo. Dove una agisce più all’esterno (in maniera “solare”), l’altra più all’interno (con una luce più “lunare”). Mi torna in mente la magnifica saga della Fondazione di Isaac Asimov, dove Hari Seldon crea due fondazioni che dovranno dare vita al futuro impero galattico. La Prima Fondazione alla luce del Sole (come il Toro), basata sulla scienza, sulla fisica, sulla forza tecnologica e militare. Sui valori “maschili”, diremmo. O sulla “spada”, per restare nel simbolo.

La seconda Fondazione invece è completamente diversa. Segreta, ammantata da mistero, basata sulla forza “psicologica” della comprensione e della manipolazione (secondo la saga di Asimov). Una conoscenza molto più sottile, più vicina alla capacità di scavo e di introspezione dello Scorpione (tant’è che è una fondazione “segreta”). O alla “torcia” di cui parla il simbolo. Nel corso della saga si affronteranno, in certi momenti prevarrà l’una, in altri prevarrà l’altra, ma è evidente che entrambe sono indispensabili per dar vita ad un organismo che sappia dirsi completo. Nello spirito della saga di Asimov, ad un Secondo Impero che a differenza del primo sia forte, potente e stabile nel tempo. 

Ma anche uscendo al di fuori della metafora, qui in ballo c’è la costruzione di un “impero interiore” dentro ognuno di noi, che da un lato parta alla conquista di ciò che desidera (la prima fondazione, la spada) e dall’altro sappia governarsi con saggezza, mantenersi stabile, resistere ai tentativi di influenza e di condizionamento che arrivano dall’esterno. Per farlo, occorre necessariamente riattivare entrambe queste forze dentro di noi, e qui il mondo si divide in due: c’è chi è più concentrato sulle proprie energie “attive” (non chiamiamole “maschili” altrimenti dovremo sempre precisare che il discorso travalica le distinzioni di genere e sesso) e deve riscoprire quella più introspettive per entrare o tornare in contatto con se stesso. E c’è chi è più concentrato sulle proprie energie “ricettive” e deve sforzarsi ad “emanarle” anche all’esterno. 

Queste sono le immagini che questa Luna Piena mi suggerisce e che secondo me colgono un po’ tutti i segni zodiacali. Scendendo più nel dettaglio possiamo dire che per i SEGNI FISSI (Toro, Leone, Scorpione e Acquario) questo plenilunio può creare un piccolo o grande “terremoto” di valori. Può portare qualcuno a chiedersi «cosa ci faccio in questa vita? Come ci sono finito? Come faccio a cambiarla? Come faccio a smontare questo castello di carte evitando che vada tutto per aria». E’ una Luna Piena che spinge a smontare il castello di lego senza lanciarlo per terra. E cioè cambiare senza essere distruttivi, ma allo stesso tempo non pretendere di abbracciare il nuovo mantenendo tutto invariato. A volte potrebbe esserci la sensazione di avere le mani legate, ma non per questo bisogna mollare. (continua)

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