DEDICATO CON AMORE AL #TEAM-BILANCIA

Da questo punto di vista,  a partire dal 2018, la Bilancia ha affrontato tre anni di continue lotte. Tre anni in cui ha dovuto trovare la propria voce e tirarla fuori senza paura di sbagliare. Tre anni in cui ha dovuto combattere per non essere “fagocitata” dagli altri, per non essere relegate in secondo piano per favorire ad esempio la carriera del partner, o per sostenere un socio più “accentratore”. E’ stato un triennio durissimo durante il quale ha dovuto costantemente tenere il punto ed affermare il proprio protagonismo, conquistandosi un ruolo più centrale che da un lato la chiamava, ma dall’altro la spaventava. Possiamo considerarlo un “allenamento” indispensabile, perché questa parte finale del 2021 potrà portare alla Bilancia una serie di occasioni di protagonismo da accogliere con coraggio e prontezza. In certi casi, è un po’ come tornare al 2017 con la “patente di guida” rinnovata, necessaria intraprendere quello stesso viaggio di cambiamento che allora non si sentiva pronta a fare. Ora è pronta, anche se in molti casi non se ne rende ancora pienamente conto.

Questo inconsapevole cambio di polarità mi ha sempre pensare ad A STAR IS BORN. Naturalmente mi fa pensare al personaggio di Lady Gaga, che scrive canzoni meravigliose ma le canta nel rassicurante anonimato delle bettole perché – proprio come te – ha una paura fottuta di salire su quel palco. Preferisce restare dietro le quinte. Finché spinta dalla potenza travolgente dell’incontro con Jackson rimette tutto in discussione. Perché la Bilancia è così: pensa per due. La molla che la porta a sfidare i propri limiti la trova spesso nell’altro, nel desiderio di seguirlo, di starci accanto. Lo segue più che altro perché intuisce la sua anima fragile, e si ritrova sopra un palco di fronte ad uno stadio gremito. Inizialmente è intimidita, fa resistenza: quella è una soglia difficile da varcare. Poi si lascia trascinare e al primo acuto di Shallow la folla esplode in un’ovazione. Lei si copre gli occhi con le mani, come a dire “cosa sto facendo”, ma ormai il dado è tratto. L’idrogeno del talento e l’elio del coraggio si mescolano ed esplodono: è la nascita di una stella.

Quella scena (che trovi a questo LINK) la devi guardare cento, mille, un milione di volte. Perché quell’entrata in scena è esattamente lo stesso “passaggio della soglia” che ti aspetta nei prossimi mesi. Adesso probabilmente ti senti come lei nel momento in cui lotta per vincere la paura, l’insicurezza e muove i primi passi sul palco. Ma pian piano troverai anche tu la forza e il coraggio necessari a varcare quella soglia. Se invece non ti “accontenti” della scena di un film, ti dedico la clip che trovi a questo LINK. Somiglia molto alla scena di A star is born, ma è forse è ancor più potente. Perché è vera. E’  tratta dal workshop di “The greatest showman”. Lei è Keala Settle, attrice di musical a Broadway che non avrebbe neanche voluto partecipare al film se non con la propria voce. Non se la sentiva forse di metterci la faccia…be’, guarda cosa accade nel video! lo devi guardare cento, mille volte fino a dire anche tu “This is me” (“questo/a sono io”), trattenere il fiato ed entrare in scena. Superando la paura di dimenticare la parte, superando l’ansia di “cosa ne penseranno gli altri”. Si va in scena, punto e basta.

Del resto, quando “debutti”, quando entri in scena, nessuno può dirti come andrà, quanti applausi prenderai, cosa dirà la critica. Ma quel debutto diventa un atto “dovuto” (a te stesso, prima di tutto) proprio per dare un senso a tutti gli sforzi e a tutto l’addestramento venuto prima. Senza quell’atto, che rappresenta da un lato un traguardo e dall’altro un nuovo punto di partenza, resterebbe tutto “appeso”, incompiuto. Se ci pensi, è un po’ come in Ocean’s Eleven (o come ne La casa di carta): anni e anni trascorsi a preparare quel piano assumono un senso soltanto mettendolo in atto. Con tutte le incognite del caso, con tutte le situazioni che prenderanno una piega diversa dal previsto (magari persino migliore) ma bisogna buttarsi. Questo è il messaggio latente di tutto quest’anno, che nel corso dell’autunno diventerà molto più chiaro ed esplicito. Si tradurrà infatti in una serie di situazioni (proposte, occasioni anche impreviste) che ti spingeranno a metterti in prima linea. Che ti daranno l’occasione per uscire dal cono d’ombra di qualcun altro, di prendere le redini di un gruppo di lavoro. O di mettere un punto ad una situazione che finora hai accettato per paura di non poter camminare sulle tue sole gambe, ed imboccherai una strada nuova.

Per questo, ora che il Sole torna nel tuo segno, ti do questo compito: sforzati di mettere a fuoco quale sia, nella tua vita, quella linea di confine tra le quinte ed il palcoscenico che ti riesce così difficile attraversare. Di cosa si tratta? Di dare le dimissioni da un lavoro che non ami più? Affrontare un discorso difficile con il partner, o addirittura lasciarlo? Tentare un provino, un’audizione, candidarti per un ruolo migliore? Riprendere in mano gli studi? Cambiare casa, città, allontanarsi dalla famiglia? Possono essere tantissimi, i casi possono essere i più disparati, ma si somigliano tutti per un comune denominatore simbolico: rappresentano un desiderio di spingerti oltre e puntare su te stessa, frenato negli ultimi anni dal timore di non essere pronta. Di allontanarti troppo da casa, dai punti fermi e le certezze di sempre che in molti casi però negli ultimi tempi si sono trasformati in una gabbia. Perché sei pronto, sei pronta. Sono anni che lavori a questo traguardo,  che combatti le tue insicurezze e cerchi la tua voce: è tempo di tirarla fuori, forte e chiara. Non sarà forse un assolo in uno stadio straripante, ma sono tante le situazioni che puoi vivere e richiedono quello scatto. «Ci sono anch’io!», «E’ tempo di dire la mia!», «E’ ora di dire basta ad una determinata situazione!». (continua)



 
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