Proprio per questo, tornate con la mente a tutto ciò che avete “covato” nell’ultimo mese e mezzo con Marte in Capricorno, perché probabilmente è proprio su questi stessi temi che nel prossimo mese e mezzo sarete chiamati a sbilanciarvi, a muovere un primo passo, a rompere il silenzio e affrontare un discorso e così via. Laddove servivano entrambe le fasi per un’azione efficace: la preparazione del precedente transito di Marte, e l’azione più diretta di questo nuovo transito in Acquario. 

Ma non basta: l’Acquario è il segno delle idee e (visto che c’è lo zampino di Urano) di idee originali che spesso vanno controcorrente e scombinano vecchi equilibri. Ecco perché da qui all’inizio della primavera Marte ci spinge a pensare con la nostra testa e a sostenere le nostre idee. Anche quando questo ci porta a stare fuori dal coro, a mettere in discussioni vecchi dogmi che hanno funzionato per lungo tempo ma anche adesso ci sembrano vecchi e stretti. 

In questo senso, Marte in Acquario ha molto a che fare con la rivoluzione, con la ribellione, con la voglia di smuovere le acque perché anche se crea disordine, «la stasi è ancora più ripugnante» (per usare le parole di Victor Hugo ne “I miserabili”): «la schiuma è preferibile ai miasmi; il torrente, alla cloaca; la cascata del Niagara, al lago di Montfaucon». In altri termini, meglio una “scelta di rottura” (che per sua natura, non si sa dove porterà) che accettare situazioni stantie che non funzionano più. 

Un transito che si inscrive di pieno diritto nel clima generale del nuovo anno, che grazie a Plutone in Acquario risuona con il clima di ribellione della Rivoluzione Francese, con il clima di progresso della Rivoluzione Industriale e con il desiderio di emancipazione dell’Indipendenza Americana. Tant’è che nel corso del transito, Marte toccherà Mercurio (il pianeta del pensiero e della comunicazione), Venere (il pianeta dei rapporti) e lo stesso Plutone, formando invece delle quadrature con Giove e Urano in Toro. Cosa significa? 

Significa che ci spinge a cambiare il modo in cui guardiamo le cose (Mercurio), il modo in cui esprimiamo i nostri punti di vista (sempre Mercurio), il modo in cui affrontiamo il rapporto con gli altri (Venere) allo scopo di liberare ciò che finora abbiamo tenuto “compresso” e celato al mondo (Plutone) anche se ciò ci espone all’imponderabile (Urano) o mette a repentaglio alcune vecchie certezze. Del resto, se parliamo di abiti/abitudini/habitat che “stanno bene a un manichino ma non a noi” (Erica Mou), tanto vale cominciare a metterli in discussione. (continua)