Oroscopo settimanale

LE DODICI NOTTI – EPIFANIA

LE DODICI NOTTI – EPILOGO

Ciao a tutti! Come state? Siamo arrivati al termine delle nostre Dodici Notti. A partire dalla notte tra il 25 ed il 26 dicembre, abbiamo ripercorso insieme tutti e dodici gli Archetipi dello Zodiaco. L’abbiamo fatto in queste notti (le ultime sei dell’anno passato e le prime sei del nuovo anno) perché sono davvero “notti magiche”. In questi giorni infatti la Terra è al “perielio”, al punto di massimo avvicinamento al Sole nell’intera orbita annuale. E simbolicamente parlando è un po’ come se il nostro pianeta “dialogasse” meglio con il centro del sistema, con la fonte di luce e di calore.

Non a caso, nelle stesse notti l’imperatore Aureliano aveva fissato già nel terzo secolo dopo Cristo la festa del “Sol Invictus”, anche perché questo è anche il periodo dell’anno in cui – almeno nel nostro emisfero – le giornate tornano ad allungarsi, e la luce inizia la sua rimonta sulle tenebre. Nel corso di queste Dodici Notti, un grandissimo tronco di quercia doveva bruciare senza mai spegnersi. Il carbone prodotto dal tronco sarebbe poi servito ad interrogare gli auspici per conoscere le sorti dell’anno che iniziava.

Inoltre, si credeva che durante quelle Dodici Notti, la dea Diana insieme alle altre divinità femminili della Natura volassero sopra i terreni rendendoli fertili. La quercia doveva ardere per 12 Notti quale offerta alle divinità, e la produzione di una buona quantità di carbone era la prova dell’entità dell’offerta. Se la quercia si fosse spenta, le divinità si sarebbero adirate e il loro volo avrebbe reso i campi sterili anziché accrescerne la fertilità.

Trovo molto interessante che già dal Terzo secolo d.C. ci fossero questi tre elementi: le 12 NOTTI dal 25/12 al 5/1, delle figure femminili che volano sopra i campi e il carbone (uno dei classici doni della Befana) all’alba del 6/1. Con l’affermarsi della Cristianità, le divinità femminili devono essere sembrate un retaggio pagano, ed il volo della bellissima Diana si è trasformata nel volo di una vecchia vestita di stracci con il naso bitorzoluto: praticamente una strega, divenuta poi la Befana.

Molto suggestivo che già in epoca romana gli imperatori avessero avvertito che il “passaggio” dal vecchio al nuovo anno, e la vicinanza della Terra al Sole (siamo nei 12 giorni del Perielio) fosse un momento particolarmente delicato, e che richiedesse particolari “offerte” (noi in questi giorni le abbiamo “trasformate” in meditazioni) affinché il raccolto dell’anno fosse abbondante (noi diremmo: affinché ciascuno di questi 12 Archetipi possa funzionare dentro di noi in modo proficuo e renderci fertili).

In ciascuna di queste notti, si dice che si apra una “finestra” che permette ad un insegnamento dello Zodiaco di mostrarsi in modo più forte e chiaro. E rappresentano senz’altro un’ottima occasione per riflettere sui vari archetipi dello Zodiaco. Questo è un discorso al quale tengo moltissimo: ognuno di noi è un “puzzle” pressoché unico nel quale convivono frammenti di tutti e dodici gli archetipi dello Zodiaco. Semplicemente perché questi non sono altro che dodici modalità che concorrono – tutte insieme – a formare “l’essere“. So perfettamente che ognuno di noi si identifica soprattutto con il proprio segno (tutt’al più con l’ascendente), che simpatizza con alcuni segni e ne ha altri in antipatia.

Ma al di là di questo, tutti e dodici sono necessari al completamento della persona, e spesso quelli che ci stanno più “antipatici” sono quelli che ci servono di più, perché l’antipatia nasce proprio dalla difficoltà di integrarli. E’ con questo spirito che vi ho proposto queste riflessioni sul “principio attivo” di ciascun archetipo dello Zodiaco, sulla sua funzione al di là dell’interpretazione che le persone nate sotto quel segno possano darle. Tra le due cose (tra i principi astratti associati ai segni e le persone che li “indossano”) c’è un rapporto simile a quello che passa tra le “idee” della Caverna di Platone e i loro riflessi nel mondo terreno. Sono delle incarnazioni approssimative di un principio astratto. E’ “luce” che gioca a mescolarsi alla materia.

Personalmente,  la collezione sulle Dodici Notti mi ha appassionato moltissimo, trovo che cogliere gli Archetipi che caratterizzano ciascun segno significhi andare al cuore dell’astrologia, e comprendere molte delle dinamiche che quotidianamente poniamo in essere. Se ne avete perse alcune, qua sotto ci sono i link per recuperarle tutte!

Un abbraccio e buona Epifania a tutti!!!
Con amore,
xxx
S*