Il Cielo del Momento

IL TUO 2024 IN UN FILM: ARIETE, CANCRO, BILANCIA E CAPRICORNO


Partiamo dall’ARIETE, al quale ho dedicato quel capolavoro assoluto che è BILLY ELLIOT. Billy ha undici anni, vive in un villaggio dove esistono solo la boxe e il lavoro in miniera, e non sente di “somigliare” al mondo che ha attorno. Cerca un gancio in mezzo al cielo per tirarsi fuori di là, e lo trova quando scopre di avere un talento per la danza. Da lì inizia la sua “rivolta” (dapprima silenziosa, poi via via più “rumorosa”) per seguire le proprie aspirazioni, anche quando queste lo portano lontano dal tracciato della famiglia. Anche quando ciò comporta di rivedere alcune vecchie scelte che (a ben vedere) non solo mai state talmente tali, perché molti si erano limitati a seguire un tracciato, a fare ciò che ci si aspettava da loro. Ed ecco che Billy tira il suo calcio alla porta e la fa saltare dai cardini, butta giù con l’impeto di un Ariete tutto ciò che gli sbarra la strada. Non soltanto esternamente, ma anche internamente perché tantissimi ostacoli negli anni passati sono stati frutto di insicurezze e sensi di colpa. Un altro aspetto che mi ha colpito moltissimo è il rapporto con il padre e il fratello, che nella prima parte dei film sono i “guardiani della soglia” del suo cambiamento, nella seconda parte si trasformano nei suoi più strenui sostenitori, fino alla scena finale in cui guardando Billy ormai cresciuto spiccare il volo nel Lago dei cigni. Anche per l’Ariete tante dinamiche frenanti legate alla famiglia e all’ambiente circostante (con l’arrivo del 2024 e di un Plutone finalmente a favore) si trasformano al contrario in punti di forza. 

Sulla stessa scia al CANCRO ho dedicato il mitico SISTER ACT. Anche qui abbiamo un personaggio creativo, variopinto, dalla forza trascinante ridotto il silenzio di una celletta in convento, per proteggerla dal un boss della malavita di Las Vegas (nonché suo improbabile ex amante) che cerca di farla fuori. Anche qui c’è un punto fondamentale dell’opposizione di Plutone durata negli scorsi quindici anni: la sensazione di doversi nascondere, di doversi chiudere un po’ in se stessi, di non dover dare troppo nell’occhio, quasi che là fuori ci fosse un pericolo. La sensazione di doversi difendere da continui attacchi o accuse. Un cono d’ombra che ha portato il Cancro a dover spesso vivere in trincea, a doversi accontentare di situazioni obiettivamente svalutanti sul lavoro o in amore, sulla base di un’errata sensazione di non poterne fare a meno. Anche il Cancro soprattutto nel 2018/20 ha dovuto ob torto collo affrontare delle paure e delle prove che riteneva insostenibili, dimostrando a se stesso e al resto del mondo di essere più forte di quanto pensasse. Il 2024 corrisponde al punto del film in cui Suor Maria Claretta torna a mettere la testa fuori dalla sua celletta e torna a cantare, facendo cantare anche le altre suore del coro. Un momento di espressione e di protagonismo che inverte il flusso, quasi a dire: «se finora mi sono adeguata al contesto, adesso alzo la testa e lo trasformo in qualcosa che mi somigli». “Qualcosa che mi somigli”, proprio come Billy Elliot con la danza. 

Alla BILANCIA invece ho dedicato FORREST GUMP. Qui sono state due le riflessioni che mi hanno guidato. Primo: Forrest sulla panchina, quasi uno spettatore che guarda da lontano una vita alla quale non sente fino in fondo di appartenere. Mi ha fatto pensare al senso di isolamento e di solitudine che da anni accompagna una Bilancia che si è fatta un po’ da parte. Che ha preferito restare tra le quinte (o nella buca del suggeritore, lasciando che le luci dei riflettori illuminassero qualcun altro) piuttosto che prendersi il posto che le spettava sul palco. Colpa/merito di Plutone, che ha costantemente accentuato la paura di non essere “pronti”, di non essere abbastanza formati, strutturati, preparati, sicuri di sé. Questa stessa paura però ha portato la Bilancia a lavorare alle fondamenta delle proprie certezze, a costruire negli anni una maggiore indipendenza a 360°: lavorativa, economica, psicologica, decisionale. Grazie a questo lungo e faticoso “cantiere”, nel corso del quale la Bilancia sembrava “fuori dai giochi” come Forrest sulla panchina, adesso è pronta a prendersi il posto che le spetta. A farsi più avanti, a metterci la faccia, a rivendicare un ruolo più centrale sul lavoro o in famiglia. E come Forrest, che da bambino aveva le gambette incerte, toglie i tutori e inizia a correre. Da quel momento, ovunque vada, vi va correndo…al punto che tanta decisione diventa trascinante e tanti altri iniziano a correre appresso a lui. Nel 2024 la Bilancia si alza dalla panchina, elimina i tutori, sente di potersi reggere sulle sue gambe e inizia a correre! (CONTINUA)

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