Il Cielo del Momento

VENERE IN ACQUARIO

VENERE IN ACQUARIO – SEGNO PER SEGNO!


E chiudiamo con i PESCI, per i quali inizia invece un periodo di maggiore raccoglimento ed introspezione. In primo luogo, sul fronte personale: è tempo di tornare più in contatto con se stessi, guardarsi e leggersi dentro, tirar fuori nuovi desideri ed ispirazioni. Sul fronte dell’azione, per qualcuno si tratta di osservare e riflettere prima di agire, di stare alla finestra per capire meglio come stiano le cose prima di prendere una decisione. Sul fronte dei sentimenti, potrebbe essere un momento in cui rielaborare, forse eliminare le scorie di vecchie delusioni in attesa di un nuovo inizio. Dal 27 gennaio infatti Venere tornerà in Pesci e ripartirà la giostra degli incontri e delle nuove conoscenze. Anche chi ha una nuova storia per le mani, non ha alcune fretta di gettarla in pasto ad amici o familiari; per il momento, meglio viversela a porte chiuse, raffrontare un sentimento prima di condividerlo con gli altri.

Una piccola curiosità. Ho notato che i precedenti transiti di Venere in Acquario (febbraio 2016, dicembre 2016, dal gennaio-febbraio 2018, marzo 2019, dicembre 2019, inizio 2021) hanno spesso coinciso con piccoli passi avanti nei diritti civili e, in particolare, nei riconoscimento delle “diversità”. D’altro canto, per associazione d’idee, questi due ingredienti astrologici producono spesso una visione più aperta e progressista: Venere è il pianeta dell’amore, delle relazioni ma anche degli accordi sociali, e l’Acquario è il segno che rivoluziona lo status quo e introduce il progresso. Ed il sillogismo è presto fatto: è un transito che allarga i confini dei rapporti di coppia.

A gennaio 2018, ad esempio, proprio mentre Venere transitava in Acquario, il vicepresidente della Conferenza episcopale tedesca, monsignor Franz-Josef Bode, chiese alla Chiesa di benedire le unioni tra persone dello stesso sesso, dal momento che (per utilizzare le sue parole) “ormai sono un fatto: visto che c’è molto di positivo, buono e corretto in questo, perché non considerare non una messa, ma almeno una benedizione?”. A parte esprimere il mio personale plauso alla visione moderna ed inclusiva del monsignore, mi piace anche notare come da punto di vista astrologico i transiti di Venere Acquario spesso coincidano con un “occhio” più democratico ed empatico verso i diritti e le esigenze di chi fa parte di una minoranza, qualunque essa sia.

D’altro canto, uno dei messaggi più belli dell’Acquario, a mio avviso, è questo: il solo fatto che le cose per lungo tempo siano state in un certo modo, non esclude che ad un certo punto possano cambiare. Che non possano essere aggiornate, migliorate e riviste per creare nuovi equilibri. Perché tutto è costantemente in movimento, in perenne evoluzione, e (con un’unica eccezione) non esiste istituzione, concezione o paradigma che sia fuori dal tempo e che vada bene indiscriminatamente per qualsiasi era e periodo storico sociale.

Con un’unica eccezione – dicevo – perché la sola cosa che resta immutabile nel tempo, da sempre e per sempre, è l’amore tra le persone. Per l’appunto. E chissà che questa nuova “edizione” di Venere in Acquario non possa regalare una visione meno miope e più empatica a chi sacrifica l’amore sull’altare della guerra.

Buona Venere in Acquario a tutti!
Con amore,
xxx
S*

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