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ASTRO-SANREMO 2019 SEGNO PER SEGNO


Ed arriviamo alla ZONA GIALLA, dove troviamo i Pesci, altro “grande assente” del festival (al di là di Claudio Bisio tra i tre presentatori). In questo caso però l’assenza dei pesci è un po’ come una “pausa in camerino” prima di tornare in scena. Dal 18 febbraio, infatti, il Sole torna nel segno e rimette in moto il cielo dei Pesci. Le cose tornano a girare per il verso giusto soprattutto per chi ha subìto rallentamenti sul lavoro o è in attesa di una risposta che tarda ad arrivare. Anche perché chi ha letto le Previsioni annuali sa bene che questo è un anno importante (“l’anno dell’incoronazione”), c’è molto da fare e da ottenere: ben venga quest’anno di quiete prima di un grande Big Bang primaverile. Poi abbiamo i Gemelli, molto presenti al festival, da Francesco Renga ad Einar, Nino D’Angelo, Enrico Nigiotti, fino ad arrivare a Pau dei Negrita. Ma nonostante le esibizioni di alcuni Gemelli siano assolutamente “notevoli”, fanno una certa fatica a farsi “notare”, scusate il gioco di parole, necessario però a chiarire il punto simbolico e ad allargare il discorso ai nati del segno oltre la ribalta sanremese. I Gemelli sono infatti nel vivo di un progetto di ri-definizione della propria immagine professionale (ma ancor prima personale) che procede un po’ per tentativi. Riportando il discorso nella vita “reale” (festival a parte) significa che alcuni nati del segno stanno (talvolta faticosamente) cercando la loro giusta collocazione di un gruppo o team di lavoro, stanno capendo come dividersi i ruoli, che accordi prendere con un socio o con un collaboratore. Nel caso di liberi professionisti ed imprenditori del segno (e sono davvero molti) si tratta di “scremare” le attività evitando di disperdere energie in troppe cose, cercando di capire quali siano le situazioni (i clienti, i referenti, le collaborazioni) che possono creare stabilità nel lungo periodo. Da questo punto di vista, è interessante la scelta di Nino D’Angelo di collaborare con Livio Cori, perché gli permette di tornare su quel palco senza apparire “retrò” ma, al contrario, gli dona l’autorevolezza del saggio che si confronta con un giovane. Questo discorso non deve suonare alle orecchie dei Gemelli come un passaggio di testimone ma, al contrario, come un invito a trovare le collaborazioni giuste per esprimersi al meglio. 

Sempre in zona gialla troviamo il Cancro, che per certi versi al festival (ma più in generale nello Zodiaco) rappresenta in questo momento il “nuovo che avanza”. Più volte anche nelle Previsioni annuali ho parlato del Cancro come di un nuovo “Spartacus” che spezza le catene di tutto ciò che l’ha tenuto bloccato negli scorsi anni (soprattutto a livello di paure, condizionamenti, insicurezze) ed alza la testa. Tira fuori grinta, coraggio e spavalderia, affronta anche qualche piccola rivalità (inevitabile quando si è più in vista) pur di riprendersi il posto che gli spetta sotto i riflettori del protagonismo. Mi ha colpito molto la dichiarazione di Achille Lauro che, nel bene e nel male, è uno degli artisti più in vista del festival. Dopo la prima esibizione, qualcuno gli ha chiesto che effetto gli facesse stare nella zona rossa. E lui ha risposto: “mi fa piacere, vuol dire che sto arrivando ad un pubblico nuovo, che magari resta spiazzato o non apprezza. Ma almeno da oggi in poi saprà chi sono”. Tra l’altro, qualcuno lo ama, qualcun altro lo detesta, ma il suo è uno dei pezzi più suonati in radio e quindi, per certi versi, ha comunque vinto. E soprattutto ha dimostrato il teorema del Cancro che in questo periodo va avanti per la sua noncurante di ciò che possano pensare gli altri. Tornare a giocare in attacco rappresenta proprio il filo rosso di questo suo 2019. 

E poi abbiamo il Capricorno che, per chi ama le statistiche, è in assoluto il segno più presente al festival. Ce ne sono almeno cinque (tra cui Nek, Anna Tatangelo, ed il frontman degli Zen Circus). E tutti quanti hanno detto qualcosa di simile: non importa ciò che accadrà con il podio di Sanremo, ma dopo il festival. Come a dire: questo non è un punto di arrivo, ma un nuovo punto di partenza. Per Anna Tatangelo questa partecipazione ha proprio il senso di rimettere “la musica al centro della sua vita” dopo anni nei quali gossip e trasmissioni televisive avevano un po’ “annacquato” il senso del suo grande progetto. Tutto ciò che per ha moltissimo senso dal punto di vista simbolico, perché il Capricorno sta tracciando la rotta di un nuovo viaggio che lo porterà a scaldare i motori in primavera già da marzo, e a decollare dopo l’estate. Come ho scritto nelle Previsioni annuali, in autunno c’è il grande exploit: succederà molto, succederà in fretta. Potrebbero crearsi le condizioni giuste per la realizzazione di un progetto al quale il Capricorno dedica i propri sforzi da anni (in molti casi, addirittura dal 2008) e bisogna farsi trovare pronti. Ed ecco che ti ritrovi Nek con una canzone che si chiama proprio “Mi farò trovare pronto”. Non aggiungo altro se non che lo trovo strabiliante. Il Capricorno sta per entrare in scena. Sono anni che prepara questo debutto in grande stile e, una volta riconquistata la ribalta di una grande soddisfazione, nessuno lo ributterà dietro le quinte. 

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